Anche per queste vacanze di Natale e Capodanno saranno molto pochi i viaggi all’estero, non solo a causa dell’aumento dei contagi e la quarta ondata nel suo clou ma anche per via della nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che fino al 31 gennaio impone il tampone anche per vaccinati che rientrano dall’estero e per i non vaccinati una quarantena di 5 giorni. Motivo per cui chi partirà resterà maggiormente in Italia.

Vacanze di Natale, allerta contagi: i posti sicuri dove andare

Al momento sono in zona gialla Alto Adige, Calabria e Friuli Venezia Giulia, ma dal 20 dicembre dovrebbero cambiare colore anche Trentino, Veneto, Marche e Liguria mentre la settimana successiva anche il Lazio, Emilia Romagna e Lombardia.

Quali sono le regioni dove i contagi, al momento, sono più bassi?

In linea generale la situazione in Italia è omogenea ma secondo le mappe europee Molise, Puglia e Sardegna sono le tre regioni con il trend migliore, dati confermati anche dalla Protezione Civile. Anche Abruzzo e Umbria presentano dati più bassi rispetto ad altre, anche se fino a poco tempo fa l’incidenza era alta anche in queste due regioni. Come detto, però, la situazione è in continua evoluzione, tanto che a gennaio quasi tutte le regioni dovrebbero passare in zona gialla e c’è anche chi rischia l’arancione.

Rincari per hotel, skipass e ristoranti

Per Capodanno, il trend sembra confermare una preferenza verso mete di montagna per gli italiani, che le preferiscono alle città d’arte, anche alla luce degli eventi cancellati per festeggiare il nuovo anno. Secondo Assoutenti, però, la settimana bianca costerà di più rispetto al passato, si parla di almeno il 9,7%:

“Gli italiani devono mettere in conto la stangata sui carburanti, con prezzi di benzina e gasolio che costano oggi il 24% in più rispetto all’anno scorso.

Chi si muove in treno non potrà sfruttare sconti e promozioni sui biglietti in vigore prima della pandemia, mentre chi acquista un biglietto aereo deve mettere in conto tariffe per voli nazionali aumentate mediamente del 18,9%”

Anche negli alberghi le tariffe sono rincarate, fino al 15% nelle zone sciistiche più note, allo stesso modo costano di più i bar e i ristoranti situati nelle località turistiche gettonate, senza contare l’aumento del 9,3% dello skipass. Alla fine della fiera si andranno a spendere almeno 107 euro in più a persona per festeggiare fuori il Capodanno. Per un fine settimana sulla neve, la spesa si attesterà sui 440 euro a persona.

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