È arrivato il Si definitivo del Senato per la doppia laurea all’università ovvero per la possibilità di frequentare due corsi di laurea allo stesso tempo. L’approvazione è avvenuta con 178 voti favorevoli, 5 contrati e 4 astensioni. Quindi ci si potrà iscrivere in contemporanea a due diversi corsi di laurea, magistrale o master, anche presso università diverse, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale.

Doppia laurea università: ecco le novità

La doppia iscrizione all’Università era stata già approvata alla Camera lo scorso mese di ottobre.

Con essa è possibile conseguire due lauree nel medesimo periodo di tempo ma esse non devono appartenere alla medesima classe e ai corsi di specializzazione medica. Anche per il diploma accademico è consentita la stessa possibilità sia per il primo che per il secondo livello presso le istituzioni dell’alta formazione coreutica, musicale ed artistica.
Maria Cristina Messa che è il ministro dell’Università e della Ricerca è contenta per tale provvedimento. È certa infatti che sia un risultato molto importante nel nostro paese in quanto permetterà di fare un balzo avanti nell’istruzione. Ora lo step successivo sarà l’adozione di un preciso decreto da parte del ministro dell’Università e della Ricerca in accordo con Cun, Crui e Cnsu. Su di esso saranno quindi regolati i criteri e le modalità per far sì che gli studenti possono iscriversi a due università in contemporanea. Ci sarà un’attenzione particolare ai corsi con frequenza obbligatoria e si cercherà di favorire il conseguimento dei due titoli. Ricordiamo nuovamente che non ci si potrà iscrivere a due corsi di laurea che appartengono alla stessa classe e ai corsi di specializzazione medica.

La doppia laurea all’università

La ministra Messa ha comunicato che come ministero già si sta già lavorando per fornire indicazioni quanto prima agli atenei. È previsto poi che dopo 4 mesi dalla fine del terzo anno all’università dopo l’entrata in vigore del provvedimento, il ministro dovrà presentare alle Camere una relazione sullo stato di realizzazione della legge e sulla valutazione di essa.

La Messa ha infine ringraziato i parlamentari e ha aggiunto che grazie al nuovo provvedimento i giovani potranno avere anche una nuova opzione che una legge del 1933 vietava.
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