Le truffe non vanno mai in vacanza, è proprio il caso di dirlo. Ultimamente si sente parlare di tantissime truffe, sia online che non. Con l’arrivo della bella stagione sembrano essere proprio i turisti i bersagli preferiti, ma anche i normali cittadini, alle prese con gli immancabili raggiri. Basti pensare alla truffa della monetina, una di quelle di cui si è parlato di più nell’ultimo periodo. Ma quali sono, invece, le truffe che stanno diventando popolari e a cui bisogna fare molta attenzione?

La truffa del lettino

Quello che è successo in Grecia ad una coppia di fidanzati sudamericani ha quasi dell’incredibile.

L’hanno chiamata la truffa del lettino, proprio perché il protagonista della vicenda, se così si può dire, è lui. Due ragazzi in vacanza a Mykonos, infatti, si sono ritrovati a dover pagare un conto di 700 euro per aver accettato un lettino gratuito. Intervistati dal Mirror, hanno raccontato di essersi recati in un noto locale, dove hanno avuto l’offerta di un lettino da spiaggia gratuito a patto di prendere da bere. I due giovani, quindi, hanno ordinato due cocktail e un piatto di pasta all’aragosta. Ingenuamente non hanno visto il prezzo, forse perché mai avrebbero pensato di ritrovarsi a pagare 400 euro per un piatto di spaghetti.

Uno dei due ha raccontato che l’aragosta era grande ma mai avrebbe immaginato che una volta giunto il conto questo  potesse essere così spropositato. Ai 400 euro sono stati aggiunti 65 euro l’uno per i cocktail e 100 euro per il servizio. La coppia ha detto di essere stata tentata di chiamare la polizia ma alla fine ha rinunciato per non avere problemi. Mentre il proprietario del locale si è solo giustificato dicendo che nessuno ordinerebbe mai un cocktail prima di leggere il prezzo.

C’è anche la truffa della finta Polizia postale

Un’altra truffa a cui fare attenzione e che ha fatto molto discutere, è quella legata ad una finta chiamata della polizia postale che recita più o meno così:
“Pronto è la Polizia postale, lei ha commesso un reato”.
Insomma, i malfattori chiamavano le vittime facendo credere loro di aver commesso un reato e l’unico modo per non avere problemi era quello di pagare una somma sulla Postepay.

Il raggiro era stato organizzato da un 43enne con alcuni complici, che ora deve scontare 4 anni di carcere. I truffatori chiamavano le vittime cercando i numeri di telefono su alcune piattaforme come Subito-it oppure Bakekaincontri.com. Fingendosi dei poliziotti informavano i malcapitati di aver commesso delle irregolarità e che l’unico modo per evitare conseguenze era pagare una sanzione versando una somma di 3mila euro sulle postepay dei criminali. Oltretutto, i malfattori facevano credere che l’operazione doveva essere svolta al momento, per non compromettere il ravvedimento.

Così, le vittime, ignare del raggiro, erano invitate a fare subito bonifici o ricariche facendo leva su varie minacce come arresti, ipoteca sulla casa, processi penali e addirittura interdizione dall’Università. Una di loro, addirittura, aveva pagato 400 euro dietro minaccia di essere separata dalla figlia minorenne. E per rendere ancora più convincente la truffa, i criminali inviavano via Sms le finte denunce con tanto di logo fake della polizia. Alla fine i carabinieri sono riusciti a scovare la banda di criminali.

Le truffe non vanno in vacanza: dal raggiro del lettino in spiaggia alla finta chiamata della polizia postale e il messaggio fake dell’Agenzia delle Entrate

Non in ultimo, in questo periodo bisogna fare attenzione ad una nuova truffa che sfrutta il nome dell’Agenzia delle Entrate. Via email o sms arrivano dei finti messaggi con in allegato un file PDF con il quale si inducono gli utenti a fornire indirizzo email e password.

In seguito, per rendere più credibile la truffa, la vittima viene reindirizzata sulla pagina ufficiale dell’agenzia. Per questo la polizia postale consiglia di non cliccare mai sui link e allegati di queste comunicazioni.

Riassumendo

  • Le truffe non vanno in vacanza e ormai se ne trovano tantissime
  • Due turisti in vacanza sono rimasta vittime della cosiddetta truffa del lettino
  • Con un lettino gratis si poi ritrovati a pagare 700 euro per due cocktail e un piatto di pasta
  • C’è anche la truffa della finta chiamata della polizia in cui si invita a pagare una multa in tempo reale
  • Negli ultimi giorni sono tornate ad arrivare anche finte email dell’Agenzia delle Entrate che sfrutta il logo dell’Ente per rubare password.