Può la Uefa fare una truffa a oltre 50 mila persone? Se state pensando a partite di Champions truccate, siete assolutamente fuori strada. Stiamo parlando di un sistema criminale basato su investimenti illeciti che utilizzano lo schema Ponzi per sottrarre soldi alle vittime. Torniamo quindi alla nostra domanda: è possibile che l’Unione delle federazioni calcistiche europee possa truffare?

La risposta è no. Ma c’è chi ha utilizzato il suo nome e il suo logo per farlo. I truffatori si sono infatti spacciati per la nota associazione sportiva e hanno attirato alcuni sfortunati investitori nella loro trappola.

Ora a parlare sono le vittime, tanti italiani che hanno raccontato la loro terribile esperienza e le gravi perdite economiche subite.

Truffa Uefa Football, la parola alle vittime

Tra i truffati c’è chi pensa al suicidio, visto che ora ha perso tutti i suoi risparmi e per seguire gli investimenti con maggiore attenzione ha anche lasciato il lavoro. La Uefa Football, una associazione che ha sfruttato il marchio della più nota federazione continentale, ha truffato migliaia di persone e ci è voluto l’intervento della Consob per bloccare la piattaforma e non permetterle di truffare altre persone.

Un fondo calcistico speculativo con un nome sicuro e affidabile. È questo che hanno pensato le vittime quando si sono imbattute nella piattaforma. Purtroppo, il progetto non ha nulla a che vedere con la vera Uefa e la stessa Consob ha bloccato la piattaforma in via cautelare per 90 giorni. Sul sito si legge che il progetto

“è finanziato dal consorzio degli Emirati Arabi, la sede centrale si trova a Londra, è un prodotto finanziario, un modo per investire e gestire la finanza calcistica al fine di creare reddito a basso rischio e lungo termine”.

Lo schema Ponzi

Piccoli investimenti iniziali per dimostrare che il sistema funziona. Le vittime raccontano tutte più o meno la stessa cosa: dopo le prime vincite puntando sui risultati sbagliati delle partite (bisogna cioè scommettere sugli esiti improbabili, quelli che non si verificheranno), arrivano le ingenti perdite.

In pratica, il sistema segue lo schema Ponzi: i primi arrivati vengono pagati a danno dei successivi investitori che invece non riceveranno mai i loro compensi.

Chi ci sia dietro questa mega truffa al momento è una domanda che non ha alcuna risposta. A settembre era stato organizzato anche un evento a Caserta con 300 persone coinvolte tra organizzatori e investitori. Il fondatore è stato individuato in un soggetto orientale in collegamento via webcam. Non si conoscono le sue generalità e durante l’evento veniva chiamato Sam. Chi ci sia realmente dietro questa maxi truffa non è ancora chiaro. Quel che è certo è che l’ammontare dell’illecito è stato quantizzato oltre i 10 milioni di euro.