
Le truffe sono un vero e proprio problema sociale. Se è vero che ormai la maggior parte riguardano gli acquisti online, o comunque truffe digitali, vanno ancora di moda anche le truffe fisiche. Come quella del finto nipote, che miete sempre più vittime. Soprattutto anziani. Negli ultimi mesi abbiamo visto che i criminali agivano inviando email o messaggi in cui si invitavano gli utenti a sbloccare il pacco inviato dal Corriere (ovviamente fake), un sistema che ha fruttato molto durante il mese di dicembre, quando le persone erano prese dall’acquisto online di regali. Ma ancora oggi sono sempre tante le truffe legate a email, e messaggi di criminali che si fingono corrieri o banche.
Truffa del finto nipote, come funziona e chi colpisce
Come dicevamo ad inizio articolo, anche la truffa del falso nipote non è da prendere sotto gamba. Solo a Roma, la polizia ha segnalato almeno 5 casi al giorno di truffe agli anziani con la tecnica del falso nipote, un fenomeno che sembra davvero in crescita.
Le vittime sono spesso anziani, over 80 e fragili, persone sole che molto più spesso sono colpite da queste bande. Ma come funziona il raggiro? Solitamente, i criminali chiamano le vittime e si fingono come nipoti, che hanno problemi economici. Dicono di avere problemi urgenti e bisogno immediato di denaro, sottolineando poi di mandare un amico a prendere i soldi. Per non far desistere l’anziano e magari farlo chiamare nel frattempo un parente, i criminali cercano di tenere al telefono la vittima fino a quando il finto amico non suonerà alla porta per prendere il denaro.Come difendersi
Così, l’anziano, non ha nemmeno tempo di ragionare e pensare se davvero quello che ha chiamato è un nipote o no.
E nemmeno di chiamare al telefono un parente per chiedere conferme. In men che non si dica, il truffatore suonerà al campanello dell’anziano per riscuotere i soldi. La povera vittima penserà di averli davvero dati all’amico del fantomatico nipote in difficoltà.La polizia, per questo motivo, consiglia a chi vive solo di non aprire la porta agli sconosciuti, cercare auto da familiari e anche al telefono non fidarsi mai di certe richieste che possono risultare davvero strane. I criminali, infatti, giocano proprio sulla familiarità e sul fatto che gli anziani sono disposti a tutto per aiutare i nipoti. Non sempre però, dicono di essere nipoti. A volte si spacciano per tecnici di Acea o impiegati delle Poste. Se l’anziano si fa furbo e prima di aprire dice che chiamerà gli enti per una verifica, solitamente i criminali scappano.