Pagare una multa non è piacere ma pagarla e poi scoprire che è una truffa è ancora peggio. Ormai si sente parlare continuamente di truffe. Non passa giorno in cui non si segnalano raggiri di ogni tipo, che hanno l’obiettivo di rubare soldi, oppure accedere a conti corrente o impossessarsi di password e credenziali. I criminali usano qualsiasi tipo di espediente per impossessarsi di informazioni sensibili oppure per rubare denaro. Ultimamente si è sentito parlare della truffa della monetina, ma anche dello specchietto, del finto avvocato e del finto acquirente immobiliare.

Tutti modi per truffare le vittime e sperare di farla franca.
Di recente, è stata segnalata anche un truffa che riguarda delle finte multe. In pratica, sono giunte segnalazioni di falsificazioni di verbali in cui sono caduti alcuni ignari automobilisti che pensavano di pagare davvero una sanzione e invece si sono ritrovati beffati.

Come funziona

Delle false multe vengono posizionate nel parabrezza di alcuni veicoli posizionati in divieto di sosta e riportano un Iban per inviare il pagamento della multa che non è quello del comune.
Le false multe sono realizzate molto bene, a vederle così, infatti, non sembrano affatto finte. Ed è per questo che molti automobilisti sono caduti nel tranello. Nella sanzione, ci sono i dettagli della contestazione, l’importo da pagare, la scadenza e anche l’iban a cui inviare i soldi. In realtà, si tratta di una truffa perché l’Iban non corrisponde affatto a quello del comune di appartenenza. In pratica, chi paga la multa andrà a pagare direttamente i truffatori.

Alcuni automobilisti, giorni fa, avevano trovato delle multe sul parabrezza in cui veniva contestata la violazione dell’articolo 158 del codice della strada. Quindi la sosta non consentita sul marciapiede, davanti a passi carrabili, in curva o negli spazi che appartengono ai mezzi pubblici. Nella finta sanzione, quindi, era indicato un codice Iban a cui inviare il denaro entro 5 giorni per pagare 29,90, contro i 41 euro.

Molti automobilisti, però, hanno contestato le sanzioni e questo ha portato alla scoperta della truffa. Ora la polizia sta cercando di capire a chi appartine l’iban per risalire ai truffatori.

Truffa delle false multe, ecco come funziona il raggiro delle sanzioni fake sul parabrezza

Abbiamo visto che, di recente, le truffe aumentano a dismisura e non si tratta solo di quelle che avvengono online sotto forma di phishing o smishing ma anche nella realtà. È il caso della truffa che sta spopolando in Inghilterra, in cui i ladri, prima di rubare gli smartphone, cercano di impossessarsi anche del pin del telefono per accedere poi alle app delle banche e rubare soldi. Ancora più famosa è la truffa della monetina, in cui i criminali cercano di rubare la borsa e gli effetti personali delle persone che escono dai supermercati. In questo caso mentre un primo truffatore fa cadere una moneta sotto l’auto, avvertendo la vittima che poi si china per prenderla, il complice approfitta di questo momento di distrazione per rubare la borsa del malcapitato.
Insomma, ormai è fondamentale fare attenzione alle truffe che circolano sempre più insistentemente.

Riassumendo

  • Stanno circolando sempre più truffe sia virtuali che non
  • L’ultima riguarda una finta multa posizionata nel parabrezza delle auto
  • La sanzione riporta un codice iban falso, a cui si chiede di inviare i soldi
  • Alcuni automobilisti hanno contestato la sanzione e quindi si è scoperto che si tentava di multe fake.
  • È quindi importante fare attenzione a tutti dati riportati nei verbali.