Ormai la terza dose di vaccino è certa. Dopo settimane di rumors e incertezze, era stato dapprima il ministro Speranza ad annunciare che da fine mese, probabilmente, il terzo richiamo sarebbe diventato realtà per alcune specifiche categorie.

La terza dose di vaccino è ormai una certezza da fine settembre

Ora è toccato a Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, a spiegare al Corriere della Sera, le intenzioni del Governo in merito alla terza dose.
Locatelli ha sottolineato che: “L’introduzione dell’obbligo di vaccinazione anti Covid è una decisione che spetta alla politica. Il premier Draghi e il ministro Speranza sono stati chiari. È una delle opzioni da considerare, attuabile anche in base all’articolo 32 della Costituzione“.

Parole che sembrano avvicinare sempre di più alla possibilità del vaccino obbligatorio.

Da chi si partirà?

In merito alla terza dose di vaccino, Locatelli ha specificato che molto presto si inizierà dai pazienti immunodepressi, over 80 e persone ricoverate nelle residenze sanitarie, così operatori sanitari che si sono vaccinati all’inizio dell’anno. Non ci sono ancora date certe, ma forse si potrebbe già iniziare alla fine di settembre. A quanto pare, per la terza dose di vaccino si userà per tutti quelli a rna messaggero, quindi Pfizer e Moderna. Dall’autunno, insomma, si partirà con i richiami per soggetti fragili, over 80 e personale sanitario. Per le altre categorie non è ancora chiaro se e quando ci sarà una terza dose.

Locatelli ha parlato anche delle possibili chiusure anticipate da Speranza qualora non si arrivi alla percentuale del 90% di vaccinati: “Credo che il ministro abbia voluto dire che le chiusure non si possono escludere. Al momento però non ci sono condizioni che prefigurino un’evoluzione dell’epidemia tale da dover ricorrere a queste misure.” Per l’esperto, quindi, è importante puntare alla campagna vaccinale e anche alle altre misure come mascherine, distanziamento e igiene delle mani.

Per Locatelli, infine, è importante convincere i 3,5 milioni di over 50 a vaccinarsi mostrando i dati che confermano come i vaccini hanno bloccato gran parte delle ospedalizzazioni: “Le previsioni e i modelli dello scorso giugno indicavano una media di 35 mila casi al giorno durante l’estate. Ne abbiamo avuti al massimo 7.500, mentre i morti anche nelle settimane meno favorevoli sono stati in media non più di 55 al giorno”.

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