La variante Delta Plus, trovata anche in Italia, e la necessità di rafforzare l’immunità di chi è vaccinato da più di 6 mesi con la seconda dose, potrebbe presto portare il Governo ad una scelta: quella di aprire alla terza dose anche a chi ha meno di 60 anni.

Contagiati vaccinati dopo 6 mesi dalla seconda dose

La terza dose di vaccino, attualmente, è possibile per tutti gli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 6 mesi, i soggetti fragili e i sanitari.

E mentre chi fa parte di queste categorie può prenotare il richiamo e anche il vaccino-antinfluenzale, per il resto della popolazione non è ancora chiaro se e quando sarà possibile fare la terza dose.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di Sanità, che ha calcolato l’incidenza dei contagi tra vaccinati, si è notato che tra gli over 80 sale la percentuale di contagiati dopo gli oltre 180 giorni dalla seconde dose, quindi i famosi 6 mesi. Lieve aumento anche per gli over 60-70, dove allo stesso modo, ma meno rispetto agli over 80, salgono i contagi dopo 6 mesi.

Tra chi ha 40-50 anni la curva è invece stazionaria e non si sono segnalate impennate, così come tra chi ha meno di 40 anni. Come riporta Il Corriere, quindi, non ci sarebbero evidenze scientifiche sulla necessità di procedere ad una terza dose per tutti ma bisogna anche considerare il fattore tempo.

Terza dose di vaccino anche per chi ha meno di 60 anni da gennaio?

Infatti, per la maggior parte degli under 60 la seconda dose di vaccino è avvenuta tra maggio e giugno o addirittura luglio, quindi bisognerà vedere a gennaio come si evolveranno le cose. A questo punto è chiaro che forse da gennaio si inizierà a prendere in considerazione la terza dose per tutti i soggetti che hanno meno di 60 anni, un periodo anche molto particolare, in quanto è proprio durante il pieno inverno che il virus ha sempre avuto picchi importanti.

Vedi anche: Cos’è la sottovariante Delta AY.4.2, ancora più contagiosa e perché servirà la terza dose per tutti