Ormai c’è quasi la certezza che da gennaio si partirà con la terza dose vaccino covid per tutti, anche coloro che hanno meno di 60 anni e non fanno parte delle categorie che attualmente possono prenotarlo.
Terza dose vaccino per tutti, si parte con chi ha fatto Johnson&Johnson e poi gli insegnanti
A parlare della necessità della terza dose è stato il il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a Radio Capital sottolineando come durante l’inverno le difese calano e anche l’efficacia del vaccino, per cui è fondamentale procedere con un richiamo:
“Entro l’anno si procederà a somministrare la terza dose per anziani e personale sanitario.
Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose“
Confermata anche la voce secondo cui avranno la precedenza coloro che hanno fatto Johnson&Johnson, il vaccino monodose per cui è appunto necessario procedere ad un richiamo. Secondo Sileri è importante la terza dose anche alla luce della situazione europea e il boom di contagi in alcuni paesi. Improbabile secondo il sottosegretario che adesso sarà tolto il Green Pass.
Per quanto riguarda il vaccino e la terza dose, in Italia si sta seguendo il calendario con immunocompromessi, poi over 80 e residenti nelle Rsa e personale sanitario e over 60 fragili. I prossimi, secondo il nuovo piano somministrazioni, dovrebbero essere chi ha fatto Johnson&Johnson a prescindere se siano o meno passati 6 mesi. Subito dopo dovrebbe toccare agli insegnanti e solo in seguito si aprirà al resto della popolazione, quindi chi ha meno di 60 anni e non fa parte delle categorie citate.
Da gennaio il richiamo per tutta la popolazione? E’ probabile
Per gli over 60 le prenotazioni sono già aperte con modalità diverse in base alle regioni, mentre sul tavolo, per ora, c’è l’apertura del richiamo per insegnanti e chi ha fatto il J&J.
Vedi anche: Terza dose vaccino per tutti, ci siamo quasi: a chi toccherà per primo e quanto dura l’effetto