Si torna a discutere sulla terza dose di vaccino anche in Italia. La campagna vaccinale procede e dovrebbe concludersi alla fine di settembre e arrivare così al traguardo del 70% della popolazione totalmente vaccinata.

Terza dose vaccino in Italia, forse da ottobre

Negli Usa si attende la conferma dell’avvio della terza dose da settembre mentre nel nostro paese la partenza non dovrebbe avvenire prima di ottobre o novembre, partendo dagli anziani e fragili.
Dell’autunno, anche in Italia dovrebbero partire le terze dosi di vaccino per chi ha effettuato la vaccinazione all’inizio della campagna vaccinale.

Non ci sono certezze in merito ma secondo virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano, “è ipotizzabile che le terze dosi di vaccino anti-Covid si facciano tra ottobre e novembre”.

All’Adnkronos il virologo ha spiegato che la terza dose va valutata “in un’ottica di presenza del virus e che sarebbe da fare la vaccinazione per tutti, anche per i bambini, e che ci sia anche la necessità di un rinforzo della protezione per tutti. E’ una protezione aggiuntiva e concreta alla luce di una situazione che ormai degenera. E’ chiaro che non sono le aziende che devono decidere però deve esserci una scelta perché io stesso comincio ad avere quasi scaduto il mio Green pass essendo stato il primo vaccinato“.

Il caso Israele

Anche Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha commentato all’Adnkronos Salute l’avvio della terza dose negli Usa sottolineando che: “La terza dose del vaccino contro il Covid non va proposta come una dose per tutti: sarebbe un errore perché c’è chi non ne ha assolutamente bisogno. Non può essere che a 8 mesi la facciamo a tutti indistintamente”.
Il medico, quindi, pensa che la terza dose dovrà rientrare più nell’ottica di una campagna individuale, concentrandosi soprattutto sui 70-75enni e le persone che hanno malattie immuno-deprimenti prima dei 6 mesi, mentre per tutti gli altri dovrebbe essere solo annuale come il vaccino influenzale.

In merito alla terza dose insegna anche il caso di Israele dove i casi gravi hanno superato le 500 unità fra gli over 60 senza vaccino e il tasso di positività è salito al 5,38%. Il paese è stato il primo al mondo ad avviare la terza dose di vaccino, inizialmente somministrata solo agli over 60, adesso anche agli over 50.

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