Ormai la possibilità di una terza dose di vaccino sembra sempre più probabile. A parlare già di richiamo autunnale è stata Pfizer che vuole chiedere all’Ema e alla FDA il via libera.

In arrivo la terza dose di vaccino in autunno?

Da Israele, infatti, dove la maggior parte della popolazione è stata vaccinata mesi fa, è stato riportato il dato secondo cui le infezioni sono aumentate a causa di un calo dell’efficacia dei vaccini. Pfizer avrebbe annunciato che a sei mesi dalla vaccinazione l’efficacia del vaccino scende seppur sufficiente per prevenire la malattia nella forma grave.

In un comunicato, infatti, si legge: “L’efficacia del vaccino nel prevenire sia l’infezione che lo sviluppo dei sintomi declina sei mesi dopo la vaccinazione, sebbene resti alta l’efficacia nel prevenire i casi gravi. Cii aspettiamo un declino nell’efficacia contro la malattia sintomatica e ci aspettiamo anche il continuo emergere di nuove varianti.”

Pfizer pronta a sottoporre i dati alla FDA

Nonostante la minor efficacia, quindi, resta la protezione per la forma grave ma è un dato di fatto che la terza dose sarà sicuramente richiesta dopo almeno 6 mesi dalla seconda per mantenere alta la protezione. Il range da studiare è tra 6 e 11 mesi dopo la seconda dose. Se nei giorni scorsi l’idea di un richiamo autunnale era solo un rumors, le ultime dichiarazioni sembrano concretamente confermare che dal prossimo autunno la terza dose sarà realtà.

Chi si è vaccinato a gennaio e febbraio, ad esempio, potrebbe dover ripetere il richiamo già settembre oppure ottobre. In merito alle tempistiche è ancora tutto da vedere anche perchè Pfizer vuole “sottoporre i dati alla FDA, all’Ema e ad altri organismi regolatori”. Una volta che arriverà l’autorizzazione da parte della FDA o dell’Ema, allora, a quel punto spetterà all’autorità sanitarie dei singoli Stati decidere se davvero sarà necessaria una terza dose.

Le prossime settimane, quindi, saranno fondamentali per ogni tipo di decisione in merito.

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