Ormai anche tra vicini di casa e amici si parla del piano gas per questo inverno e dei termosifoni a 19 gradi. Alcune volte i toni sono anche un pò preoccupati. Qualcuno si chiede, in sostanza, che cosa cambierà, se davvero staremo al freddo, se potremo accendere i riscaldamenti quando vogliamo e via dicendo. Fino a che c’erano 35 gradi, si andava al mare e si respirava l’aria di vacanza, a pochi importava sapere che cosa ne sarebbe stato del piano gas.

Adesso, invece, le cose sono cambiate e il timore attanaglia un po’ tutti. L’obiettivo del governo è quello di far fronte al caro gas per affrontare la stagione fredda e per farlo sta studiando un piano che prenderà vita, molto probabilmente, la prossima settimana.

I punti chiave, intanto, sono stati delineati e prevedono l’abbassamento di un grado dei termosifoni nelle abitazioni private e negli uffici. Insomma, si passerà dai consueti 20 gradi a 19 gradi. Una domanda, però sorge spontanea. Chi non abbassa la temperatura che cosa rischia? Qualcuno farà dei controlli? È la stessa domanda che molte persone si stanno facendo in questo momento e che hanno già trovato una rapida risposta.

Termosifoni a 19 gradi questo inverno, previsti i controlli della polizia

Negli uffici pubblici e nelle scuole, il termostato sarà regolato direttamente a 19 gradi. Negli uffici privati e nelle abitazioni, invece, non sarà così. In sostanza starà al singolo rispettare la regola. La polizia locale, però, farà dei controlli a campione. Ovviamente, le autorità non potranno bussare a tutte le porte.

I controlli si concentreranno soprattutto nelle abitazioni con il riscaldamento centralizzato. Gli amministratori dovranno, quindi, pensare a regolare la temperatura. Per quanto riguarda le abitazioni con riscaldamento autonomi, i controlli sono molto più difficili da effettuare. Ecco perché il governo punterà molto ad una campagna persuasiva e di sensibilizzazione, per fare in modo che tutti seguano il piano razionamento gas portando il termostato a 19 gradi.

Possibili anche le sanzioni per chi non rispetterà il piano

Non ci sono, al momento, nemmeno notizie sulle multe. L’esecutivo deve ancora completare il decreto ma è chiaro che i furbetti che saranno trovati con i termosifoni accesi oltre i 19 gradi subiranno una qualche sanzione. Sicuramente se ne saprà di più nei prossimi giorni, quando il ministro Cingolani darà via libera al piano, che oltretutto dovrebbe partire da ottobre. Non sarà una passeggiata, insomma, affrontare il prossimo inverno con il pensiero del caro gas. Insieme alle paure legate ai costi eccessivi, che vanno ad incidere sulle tasche degli italiani, bisognerà anche fare attenzione al rispetto delle regole per chi vive nei condomini con riscaldamento centralizzato.