
Altra mazzata dai contagi, 12527 quelli registrati ieri, siamo al 4% con il tasso di positività, ma è la terapia intensiva che preoccupa soprattutto l’Italia. Le ospedalizzazioni infatti si stanno facendo alte in alcune regioni, facciamo il punto della situazione.
Terapia intensiva, Italia a rischio
Siamo a rischio chiusura? A giudicare dai numeri sì. La media nazionale dice che i posti in terapia intensiva già occupati sono al 9%, ciò significa che siamo a un solo punto percentuale dalla soglia da non superare che è appunto il 10%. Naturalmente, questo è un ragionamento statistico che lascia il tempo che trova, poiché i calcoli su ricoveri e T.I. sono da farsi esclusivamente regione per regione. Andiamo quindi a dare uno sguardo alle regioni che stanno rischiando in questo senso.
Fuori dalla grazia di Dio il Friuli Venezia Giulia, 23% di ricoveri e 14% di terapia intensiva. Addio zona bianca ormai da un pezzo. Stesso discorso anche per Bolzano, 19% ricoveri e 18% terapia intensiva. Le percentuali di Trento sono invece rispettivamente 15 e 17. Anche la Calabria è messa male, rispettivamente 17% e 11%. La Valle d’Aosta invece è ampiamente oltre sono con i ricoveri, ora al 23%. Liguria 13% di T.I. e Veneto 12% di T.I.
Terapia intensiva, le altre regioni a rischio
Queste che abbiamo già citato sono le regioni già in zone colorate, mentre quelle che rischiano di rovinarsi il Natale, stando agli attuali numeri, sono: Lombardia ed Emilia Romagna, le due regioni infatti hanno ormai toccato la soglia del 10% per quanto riguarda la T.I., mentre per quanto concerne i ricoveri, i lombardi stanno messi peggio, già al 14%, mentre gli emiliano si mantengono ancora sotto una percentuale contenuta, ovvero l’11%.
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