Per le riforme oggi è stato votato al Senato il taglio del numero dei deputati, per passare dagli attuali 630 a 508. La votazione è stata a favore del taglio quasi all’unanimità: 227 a favore, 11 contrari (tra cui alcuni Radicali, Idv e Fli) e 27 astenuti (esponenti della Lega). Mario Baldassari, unico esponente del Fli a votare contrario ha motivato il suo voto dicendo:”non si può votare un taglio dei parlamentari senza sapere nemmeno quale sia la legge elettorale”. Verrà quindi modificato l’articolo 56 della Costituzione Italiana con dll 1 votato oggi in Senato; si passerà dagli attuali 630 deputati a 508, di cui 8 eletti all’Estero; una riduzione del 20% quindi.

 

Deputati a 21 anni

Altro cambiamento sostanziale è l’eleggibilità dei deputati: prima per candidarsi come deputato bisognava avere 25 anni, ora ne bastano 21: si punta forse a una classe dirigente più giovane? La ripartizione dei seggi dei 500 deputati (ricordiamo che 8 sono eletti nella circoscrizione Estero), si effettuerà dividendo per 500   gli abitanti dell’Italia, e poi distribuendo i seggi in base alla popolazione di ogni circoscrizione. I voti contrari della Lega sono legati al fatto che gli esponenti del Carroccio avevano proposto un emendamento che permettesse di tagliare almeno 200 deputati passando da 630 a 430, mentre un esponente dell’Idv chiedeva un taglio di addirittura 300 deputati. Finalmente anche la politica sta mostrando agli italiani la sua volontà di migliorare le condizioni dell’economia, imponendosi un taglio, che anche se non proprio drastico, limiti in parte le uscite dello Stato, anche perchè, diciamocelo chiaramente: 630 deputati sono davvero troppi per il compito per cui sono chiamati a operare.