La Svizzera non è uno Stato Membro dell’Unione Europea. Nonostante ciò, però, effettua una politica europea che si basa su accordi settoriali bilaterali. Ecco allora la documentazione necessaria per l’ingresso in paese nonché le info per chi viaggia con gli animali.

Svizzera: che documenti servono per entrare

La Svizzera aderisce all’accordo di Schengen per cui alle autorità locali si potrà presentare il passaporto o la carta di identità valida per l’espatrio. Per quanto concerne quest’ultima, la Svizzera non farà problemi in caso di carta di identità in forma cartacea e rinnovata con il timbro apposto sul documento stesso.

Non sarà invece accettata quella elettronica e quindi in formato di carta di credito con una data scaduta anche se la proroga figurerà su di un modulo cartaceo separato.

Per quanto concerne gli importi in contanti: qualora essi siano superiori ai 10 mila euro dovranno essere dichiarati alle autorità doganali sia in entrata che in uscita dal paese. Tale obbligo ci sarà anche se si utilizzeranno mezzi di pagamento come le cambiali o gli assegni.

Chi viaggia con gli animali: le regole della Svizzera

Gli animali domestici accompagnati e che non dovranno essere venduti potranno entrare in Svizzera tranquillamente. Essi saranno considerati infatti beni personali e quindi non si pagherà alcuna tassa. In tale paese sono considerati animali domestici i gatti, i cani, i canarini, i porcellini d’india, i criceti e gli animali dell’acquario. Inoltre i conigli nani, i conigli, i serpenti (e loro affini), i pappagalli e le tartarughe. Non sono considerati invece animali di compagnia i muli, gli asini, i cavalli, i maiali, le pecore, le capre ed i bovini.

Per portare un cane, un gatto o un furetto in Svizzera, esso dovrà essere vaccinato contro la rabbia. Si dovrà infatti mostrare il documento di vaccinazione la cui data dovrà essere di almeno 30 giorni e di non oltre dodici mesi prima del giorno in cui ci si recherà in tale paese.

L’animale su citato, poi, dovrà avere un microchip o un tatuaggio. Quest’ultimo sarà valido solo se effettuato prima del 3 luglio del 2011.

Si evince inoltre che gli animali che provengono da paesi a rischio rabbia verranno importati per via aerea per cui occorrerà un’autorizzazione della polizia epizootica. Inoltre per i volativi che provengono da paesi non dell’Unione Europea, tranne Islanda e Groelandia, servirà un certificato veterniario. Il numero massimo di esemplari che si potranno introdurre sarà di 5.

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