E’ notizia delle ultime ore che i batteri super resistenti sono arrivati addirittura in zone incontaminate dell’Artico. Gli esperti, in merito a ciò, comunicano che il problema della resistenza all’antibiotico non deve essere più sottovalutato. Anzi bisogna trovare soluzioni ed in fretta. Ma quali sono i pericoli?

I super batteri resistenti agli antibiotici

I super batteri resistenti anche agli antibiotici, quelli per i quali risulta difficile curare certe malattie sono arrivati anche nelle zone più pure dell’Artico.

La brutta notizia arriva dalla Newcastle University che ha comunicato di aver raccolto diversi campioni di superbatteri resistenti ad alcune classi di antibiotici che per molto pazienti sono l’unica alternativa possibile per la guarigione. Purtroppo il pericolo di super resistenza all’antibiotico diviene sempre più latente e questo soprattutto a causa del riscaldamento globale, come comunicano gli scienziati. Gli esperti hanno comunicato di aver raccolto alcuni campioni di super batteri nella regione di Svalbar e dalle indagini è stata riscontrata la presenza del blaNDM-1, un superbatterio resistente all’antibiotico. Lo stesso batterio era stato riscontrato tempo prima anche in India e precisamente nelle acque di Nuova Delhi nel 2010. Tali batteri sono resistenti ai carbapenemi che sono degli antibiotici ad ampio spettro usati soprattutto per contrastare gravi infezioni.

Super batteri come si sviluppano

Quando una persona ha un’infezione batterica spesso viene trattata con gli antibiotici che sono gli unici farmaci utili contro i batteri. Il problema è che questi ultimi possono adattarsi ai farmaci per sopravvivere soprattutto quando gli antibiotici si utilizzano troppo o in maniera impropria. La resistenza, poi, nel lungo tempo, può essere fatale per una persona in quanto quando l’antibiotico perde la sua efficacia, la capacità di recupero del paziente risulta compromessa. E ancora, chi ha un’infezione resistente agli antibiotici non solo ha meno opzioni per guarire ma le cure sono anche più costose come i farmaci che si somministrano per via endovenosa.

Il problema è che non tutti i paesi hanno accesso a questi ultimi a causa dei costi abbastanza elevati.

I ricercatori, al momento, stanno cercando di mettere a punto nuovi antibiotici ma ciò richiede molto tempo. E proprio per tale motivo i batteri stanno sviluppando nuovi meccanismi di resistenza. Il rischio più alto che si corre è che l’antibiotico possa diventare inutile anche nel trattamento di malattie infettive più comuni come le ferite infette e quelle del tratto respiratorio, comunica un infettivologo di Msf di base in Medio Oriente. Se non si troverà una soluzione, quanto prima, quindi, anche le infezioni comuni come quelle su citate rischieranno di diventare non curabili.

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