Bollo auto e presepe (e soprattutto i tre signori, ovvero i Re Magi) non c’entrano nulla tra loro. In questa storia che stiamo per raccontarvi, invece, il nesso c’è ed è evidente. Lo ‘straccia bollo auto’ in Sicilia, almeno stavolta, è strettamente legato al restauro del presepe di Acireale. Tutto nasce da una proposta firmata da Fratelli d’Italia, che sposta il termine di pagamento degli arretrati dell’imposta precedenti al 2022, senza dover pagare sanzioni e interessi. La proposta si è scontrata con il no del M5s e Pd a una norma che nella pratica destinava 115mila euro al restauro del presepe di Acireale.

 Ma che cosa è successo di preciso?

Straccia bollo auto in Sicilia e quei 115mila euro di finanziamento per il restauro del presepe di Acireale

Fratelli d’Italia aveva presentato un disegno di Legge che punta a riaprire i termini per lo “straccia bollo auto” in Sicilia fino al 30 aprile. In pratica, la proposta puntava a riaprire questi termini per pagare gli arretrati del bollo precedenti al 2022 senza rischiare multe.
Il PD e il M5S, però, durante la seduta con l’assessore all’Economia Falcone, hanno detto no. In particolare, il capogruppo M5s, Antonio De Luca, ha detto ironicamente: “Il presepe di Acireale paga il bollo auto?”.

E’ stato proprio Falcone a rispondere a De Luca. In particolare ha sottolineato che si trattava di un finanziamento contenuto nella Finanziaria e saltato a causa di una svista. Ribadendo poi che il governo è disponibile a delle correzioni.
Un no secco, però, è arrivato anche dal PD, che a nome di Michele Catanzaro ha chiesto tempo per esaminare il testo. Vista l’ostilità che si è manifestata in aula in merito al finanziamento al presepe di Acireale, il vice presidente vicario di Sala d’Ercole, Nuccio Di Paola, ha rinviato i lavori ad oggi.

Vedremo, quindi, come procederà questa vicenda.

Quanto ha incassato la Regione dalla Tassa automobilistica

Solo nel 2022, la Regione Sicilia ha incassato dalla Tassa automobilistica 339 milioni di euro. Numeri importanti, considerando il periodo che ha visto il via libera alla misura “Straccia bollo” della Regione. Recentemente, l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, aveva detto che nei primi due mesi del 2023, la regione aveva incassato ben 155 milioni di euro. Secondo il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, infatti, togliendo le sanzioni e alleggerendo gli arretrati, si è data una mano ai cittadini. Soprattutto a chi voleva mettersi in regola:

“Nell’interesse dell’amministrazione regionale a recuperare introiti e a costruire un nuovo rapporto di fiducia con i contribuenti”

Il no secco dei due partiti ai finanziamenti di 115mila euro al restauro della rappresentazione della nascita di Gesù nel comune del Catanese, però, aprono a nuovi scenari.