Qualcuno era davvero preoccupato di dover cambiare auto nel giro di qualche tempo. Sopratutto dopo che era arrivata la notizia dello stop alle auto a benzina e diesel nei prossimi anni. Da alcune indiscrezioni, però, sembra che la Commisione Europea potrebbe fare marcia indietro sulla normativa a tema Euro 7. Con i rincari delle bollette, chi possiede un’auto elettrica nell’ultimo periodo sta spendendo molto di più. Il vantaggio delle e-car rimane senza ombra di dubbio valido.

Secondo quanto riporta la testata Politico Europe, che avrebbe avuto accesso alla bozza di legge da Bruxelles sulle regole relative alle auto euro 7, e che puntano a limitare le emissioni dei veicoli a combustione dal 2026, ci potrebbe essere una sorta di retromarcia da parte della Commissione europea.

Stop auto benzina e diesel, possibile il dietrofront da parte della Commissione Europea

Secondo una bozza citata dalla testata in questione, per le auto che saranno immatricolate dal 2026 saranno fissati standard di emissione allo stesso livello rispetto alle auto a benzina con Euro 6. Questo vorrebbe dire che l’industria automobilistica potrebbe evitare investimenti molto importanti nei prossimi 10 anni per ridurre le emissioni inquinanti delle auto a combustione interna. Si andrà, poi, al 2035, quando le auto a benzina e diesel scompariranno di fatto.

Dietro il possibile dietrofront della Commissione Europea, ci dovrebbe essere la presa di coscienza dell’inflazione. Fenomeno che di fatto sta impoverendo i consumatori, quindi, come sai legge nella bozza:

“E’ in atto una pressione senza precedenti sulla catena di approvvigionamento automobilistico che solleva problemi di accessibilità ai consumatori”

I costi troppo alti e l’inflazione frenano la vendita di auto a zero emissioni

La Ue, quindi, si starebbe muovendo per ridurre al minimo i costi richiesti per la creazione di motori puliti. Sempre in vista dell’obbligo di vendita di auto a zero emissioni a partire dal 2035.

Entro il 9 novembre, come si legge nella bozza, saranno pubblicate le norme ma non tutti sono d’accordo sul possibile dietrofront europeo.

Secondo Anna Krajinska, rappresentante della Ong verde Transport & Environment, la Commissione avrebbe ceduto alle richieste della lobby dell’industria automobilistica, che da tempo si era opposta all’Euro 7 – sottolineando che in questo modo si dimostra come profitti delle case automobilistiche hanno la precedenza sulla salute delle persone. Intanto, i costi per caricare le auto elettriche aumentano a dismisura e se prima bastavano una trentina di euro per un ricarica da mille chilometri, e considerando un auto tipo Opel Corsa, adesso, in base ai calcoli di Facile.it servono circa 80 euro. Insomma, per gli automobilisti il periodo non è affatto di quelli da ricordare. Tra rincari della benzina e del diesel e costo aumentato per ricaricare l’auto elettrica, la stangata è dietro l’angolo.