Lo stipendio medio in Italia è più basso rispetto a quello percepito dai lavoratori dei grandi Paesi europei. Non è una frase buttata lì per fare polemica o demagogia, ma un dato di fatto. È interessante però anche capire quale sia la differenza con le altre nazioni, o meglio quanto prendono in meno i lavoratori italiani rispetto ai loro colleghi europei, dopo che di recente si è parlato del salario minimo.

Ecco i dati presentati nell’ultimo report della Fondazione Di Vittorio (Cgil) basata sulle ultime statistiche di Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione europea) e i dati fiscale del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).

Qual è lo stipendio lordo medio di un lavoratore dipendente?

Germania: 44.468 euro
Francia: 40.170 euro
Eurozona: 37.382 euro
Italia: 29.440 euro
Spagna: 27.404 euro

Tra i grandi Paesi europei, in Germania uno stipendio lordo medio di un dipendente ammonta a 44.468 euro Non hanno di che lamentarsi nemmeno i lavoratori transalpini, che percepiscono in media uno stipendio annuale di 40.170 euro (lordo). Sia Germania che Francia sono sopra la media dell’Eurozona, che si attesta a 37.382 euro per ogni lavoratore.

Stipendio medio in Italia: quanto prendono in meno i lavoratori italiani

E l’Italia? Nel nostro Paese lo stipendio medio di un lavoratore dipendente è di 29.440 euro (somma calcolata sempre al lordo). Tra i cosiddetti grandi Paesi, a fare peggio di noi è la Spagna: secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Di Vittorio (Cgil), un lavoratore spagnolo dipendente percepisce in media 27.404 euro lordi all’anno.

Il Bel Paese paga le professioni non qualificate, più alta sia della media dell’Eurozona sia di Francia e Germania, con una differenza rispettivamente del 3 e 5 per cento. In questa speciale classifica siamo secondi solo alla Spagna, dove il numero delle professioni non qualificate raggiunge il 14,2%.

C’è poi un altro dato preoccupante: in Italia gli occupati con part-time involontari sono il 62,8% dei lavoratori, di fronte a una media del 23,3% dell’Eurozona e contro il 7,1% della Germania.