Quanto vale il tuo stipendio nel 2023? E quanto valeva lo scorso anno? La risposta non è banale. A volte anche ciò che resta invariato subisce dei cambiamenti, anzi li subisce proprio a causa di questa inerzia.

Tutti abbiamo sentito parlare di inflazione ma poi quanto incide veramente sul nostro portafoglio? Facciamo un paragone pratico per spiegare meglio il concetto.

Immagina di essere un bambino di 2 anni e di avere davanti un piatto di 50 grammi di pasta. Probabilmente la porzione di sazierà.

Dopo trent’anni però quel piatto di pasta sarà insufficiente per sfamarti. Ecco al posto degli spaghetti metti lo stipendio capisci il concetto. Solo che a mangiarselo è l’inflazione! Se l’anno scorso hai guadagnato, supponiamo, 2 mila euro, e sei riuscito a far fronte a tutte le spese mensili facendo attenzione ad evitare sprechi, quest’anno lo stesso stipendio potrebbe non bastare più. E anche se non hai cambiato il tuo stile di vita!

Stipendio, se non hai fatto una di queste due cose ti sembrerà più basso!

La prima cosa da fare, sembra banale, ma è la più efficace. Chiedere un aumento. Tutti i prezzi sono aumentati, non è una tua impressione. E’ un periodo storico in cui molti dipendenti privati stanno chiedendo un aumento di stipendio per adeguare il salario all’inflazione galoppante. Il rincaro non riguarda solo i consumi ma anche i beni di prima necessità. Al supermercato si scelgono i prodotti sugli scaffali con maggiore attenzione, confrontando cartellini dei prezzi e offerte di marche diverse.

All’estero avresti guadagnato di più?

E’ un po’ triste dirlo ma molti, per i sopra citati motivi, considerano quest’anno più che mai di trasferirsi all’estero per lavoro. Soprattutto i giovani ad inizio carriera. E in effetti anche a parità di stipendio a volte la scelta si dimostra vincente. Si perché il punto non è solo quanto guadagni ma quanto spendi.

E’ questo il “tranello” dell’inflazione. E quanto spendi non dipende solo da te ma anche dai prezzi medi del Paese in cui vivi. E infatti, secondo i dati Ocse, l’inflazione non è stata percepita in egual misura da tutti i Paesi europei. Anzi mediamente negli Stati europei è anche aumentato. Ma la media come spesso accade, è composta da realtà molto diverse tra di loro. In Italia infatti il reddito reale delle famiglie nel 2023 è sceso del 3,5% rispetto allo scorso anno.

Quindi chi guadagna la stessa cifra, non ha chiesto aumenti e non è andato a lavorare all’estero, sarà di fatto “più povero” dello scorso anno.