L’inflazione è il vero macigno di questo 2022 e lo sanno bene tutte le famiglie che si sono ritrovate a dover fare in modo di arrivare a fine mese senza finire tutto lo stipendio. I prezzi, purtroppo, sono aumentati molto e ormai è anche scontato dirlo. Quello che però non è affatto aumentato è lo stipendio. Facendo due conti, è facile immaginare come le famiglie ora si trovino in difficoltà e l’arrivo delle spese natalizie non aiuta a migliorare la situazione. Ma quali sono le regioni e le città italiane dove la busta paga è ancora sopra la media nazionale? A dircelo è il rapporto dell’Osservatorio JobPricing, nella ricognizione del Geography Index luglio stipendi.

Stipendi in Italia, ecco dove si guadagna di più: Lombardia e Trentino-Alto Adige al top

Le due regioni dove si guadagna di più sono ancora Lombardia e Trentino-Alto Adige. Il Lazio sale al terzo posto mentre la Sardegna scende al 18esimo. Su venti regioni solo otto possono vantare una media ottimale. La Lombardia, come anticipato, è la prima in classifica con una RGA ossia retribuzione globale annua, di 32.191 euro. Subito dietro si piazza il Trentino Alto Adige 31.501 euro. Terzo posto per il Lazio con 31.016. Agli ultimi posti troviamo Sicilia, Calabria e Basilicata, rispetivamente con 25.698 euro, 25.698 euro e 25.317 euro.

Se guardiamo alle province, invece, la prima posizione è occupata ugualmente da Milano con 35.724 euro. A cui seguono Trieste e Bolzano. Anche la provincia di Genova è tra quelle che ha fatto meglio con una cifra che arriva a 32mila euro circa. Le province che hanno registrato una maggiore crescita rispetto al passato sono Terni con 28.056,00 euro, Brescia con 29.715,00 euro e Gorizia con 29.500 euro. Mentre quelle che hanno fatto peggio sono Avellino, Fermo e Sud Sardegna. Non fanno male neppure le province di Aosta, Torino, Udine, Belluno, Trento, Vicenza, Padova, Bologna e Firenze. Anche qui la media è superiore a 31mila euro.

Al Sud incrementi percentualmente più elevati

Insomma, la fotografia che esce degli stipendi italiani è più o meno sempre la stessa. In base ai dati dell’Inapp, in trent’anni sono scesi del 2,9%. Secondo Federico Ferri, partner di JobPricing, come scrive Repubblica, andando a guardare il potere di acquisto delle famiglie su base territoriale, si nota che le regioni del Sud se la stanno cavando meglio di quelle del Nord:

“Da un po’ di tempo, infatti, principalmente per effetto dei rinnovi contrattuali, che sono uguali per tutti, osserviamo incrementi percentualmente più elevati al Sud”

Nonostante tutto guardando alle mappe degli stipendi, sono proprio le città del Sud che si confermano quelle con i salari più bassi. Di recente, una classifica sulla qualità della vita aveva confermato che le città dove si vive meglio, in base ai parametri considerati, sono proprio quelle del Nord e Centro Italia.