L’arte di tanto in tanto può ancora suscitare scalpore e scioccare, così da adempiere al suo scopo primario, quello di creare dibattito, far pensare e stimolare la riflessione. E’ quanto sta sostanzialmente accadendo a Vergato, in provincia di Bologna. Inaugurata una fontana raffigurante la statua Lucifero e intitolata Inno a Satana.

Inno a Satana, la statua di Lucifero scandalizza l’Italia

Dal leghista Pillon a vari esponenti del clero. Sono in molti ad aver preso subito parte allo scandalo che sta suscitando l’opera di Luigi Ontani.

L’Inno a Satana è stato inaugurato pochi giorni fa nel comune di Vergato, per volere del sindaco locale Massimo Gnudi, e presentata con una cerimonia pubblica che ha visto coinvolti molti cittadini, e dalle foto apparse sul web i partecipanti sembrano tutt’altro che indignati.

Naturalmente, ogni notizia è anche notizia politica, il sindaco in questione è appartenente al Partito Democratico, inoltre è stata costruita con un terzo dei soldi pubblici, quindi 50 mila euro dei 150 mila che è costata in totale. A far montare ulteriormente la polemica però c’è un dettaglio che proprio non è andato giù, ovvero il fallo eretto mostrato dalla statua in questione. Il priapismo di Satana però è cosa radicata nella tradizione culturale, e affonda le sue radici nei culti romani del fauno Pan.

L’opera di Ontani si presenta comunque ricca di simbolismi, a partire dal volto dello stesso Lucifero che ricorda molto da vicino “Il Genio del Male” di Guillaume Geefs, statua presente nella Cattedrale di Liegi. Gli arti caprini sono ancora una volta un richiamo tradizionale al dio Pan, mentre la base portante della scultura è rappresentata da Nettuno in forma androgina, visto che presenta dei prosperosi seni. Anche in questo caso un chiaro riferimento alla base pagana su cui basa l’opera.

Sulle spalle di Lucifero vi è raffigurata, inoltre, un altra figura, per molti un bambino, si tratta di un angelo nero (con tanto di ali) che si aggrappa alle corna del dio.

Tale figura ha suscitato ulteriore polemica, poiché l’accostamento tra le due figure è a dir poco temerario. A dire il vero però, anche in questo caso la raffigurazione non è nuova, ricordiamo a tal proposito il Bafometto di Detroit. Come la fontana di Madrid dedicata all’angelo caduto, anche Vergato quindi finisce nel polverone, ancora una volta l’arte “satanica” scatena dibattito, anche se al momento un vero dibattito e una qualche riflessione non c’è affatto stata. Solo indignazione. Sarebbe quindi forse il caso che i protagonisti di questa iniziativa prendessero la parola per motivare l’opera e dare a questo scandalo la parvenza del confronto.

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