Dopo che l’Occidente ha inflitto le sanzioni alla Russia, ora è il paese di Vladimir Putin a puntare Stati Uniti e Canada e ha fatto scattare delle contro sanzioni verso i due paesi.

Stati Uniti e Canada, ora Vladimir Putin pensa alla lista nera contro parlamentari americani e canadesi

In particolare, Putin si sarebbe scagliato contro parlamentari americani e canadesi. Per adesso sono 398 i membri del Congresso degli Stati Uniti colpiti dalle sanzioni di Mosca. A dirlo è stata l’agenzia Tass che ha citato una nota del ministero degli Esteri dove si motiva il gesto: «Un’altra ondata di sanzioni anti-russe imposte dall’amministrazione di Joe Biden il 24 marzo contro 328 deputati della Duma».

E non sembra finita qui, perché dal Cremlino c’è tutta l’intenzione di allungare la black list. Tra le persone inserite, c’è anche la la speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, ma anche 87 senatori canadesi dopo che lo scorso 24 marzo il Parlamento canadese decise di bandire dal paese i membri della Duma. La Russia sembra poi intenzionata a inasprire le sanzioni e ampliare la lista dei cittadini canadesi che non sono più graditi a Mosca.

La decisione di Biden di inviare all’Ucraina 800 milioni di dollari di armi

E mentre la Russia si prepara alle contro sanzioni, l’amministrazione di Biden ha deciso di inviare all’Ucraina 800 milioni di dollari di armi. Durante un colloquio telefonico con Zelensky, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che il nuovo pacchetto conterrà:

“Molti dei sistemi di armi altamente efficaci che abbiamo già fornito e nuove capacità adattate al più ampio assalto che ci aspettiamo che la Russia lanci nell’Ucraina orientale. Il flusso costante di armi che gli Stati Uniti e i loro alleati e partner hanno fornito all’Ucraina è stato critico per sostenere la sua lotta contro l’invasione da parte della Russia.

Come ho garantito al presidente Zelensky, gli americani rimarranno al fianco degli ucraini coraggiosi nella loro lotta per la libertà”.

Intanto, continua la guerra in Ucraina e la battaglia su Mariupol si fa sempre più dura, tanto che la Russia ha deciso di organizzare la parata del 9 maggio proprio nella città distrutta.