Una nuova stangata per i prezzi al supermercato potrebbe arrivare a fine estate o inizio autunno a causa della forte siccità e il blocco del grano ucraino. Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia, risultano tra le regioni che più stanno soffrendo a causa della siccità e la carenza idrica e molte aziende agricole si trovano anche a rischio chiusura.

Stangata prezzi al supermercato, nuovi possibili aumenti in vista con la siccità

I prezzi sempre più alti degli ultimi mesi al supermercato, potrebbero spingere le persone a comprare sempre meno e di conseguenza le aziende si troverebbero a dover vendere sotto costo con conseguenze temibili per la sopravvivenza dell’azienda stessa.

La sofferenza non è causata solo dall’emergenza siccità, ma anche dalla questione ucraina, con il blocco del grano e i prezzi raddoppiati rispetto al 2021 con effetti a catena anche sul carrello della spesa.

I prodotti a rischio

Ma quali sono i prodotti che rischiano di costare molto di più nelle prossime settimane? Secondo Coldiretti, si parla di un aumento dell’11% per la frutta e 12% per la verdura ma i prezzi potrebbero salire ancora. A giugno i prezzi dei beni alimentari sono saliti dell’8,8% ma ad agosto o settembre, la nuova stangata potrebbe colpire riso, mais, grano tenero e di conseguenza i prezzi della pasta e del pane, semi di girasole, pomodori e frutta come albicocche,pere, meloni ciliegie. Ma non sono gli unici: aumenti possibili anche per olio, burro, farina, pesce, pollame, frutta e uova. In media una famiglia sta spendendo almeno 30-40 euro in più per la spesa.

Un barattolo di sugo di marca è passato a costare da 1,45 euro a 1.79 euro mentre le arance sono passate da 2,39 a 2,99 in molti supermercati. Situazione più o meno simile per altri prodotti rincarati e come auspicano gli esperti, l’autunno o la fine dell’estate potrebbe coincidere con un nuovo aumento se non si sbloccherà qualcosa sul fronte siccità o il blocco del grano in Ucraina.