Pfizer e BionTech hanno presentato i primi risultati riguardanti la sperimentazione di un vaccino anti Covid: il vaccino a Rna messaggero Bnt162b1 è stato somministrato su 45 pazienti in uno studio di Fase I-II.

I dati preliminari sembrano indicare una buona risposta da parte dei soggetti su cui è stato valutato: riesce infatti a produrre immunogenicità dose-dipendente.

Restano ancora da valutare due aspetti: innanzitutto, lo studio non è stato ancora pubblicato in quanto sottomesso ancora a valutazione tra pari (dunque, occorre in questo momento mantenere qualche cautela); in secondo luogo, qualche effetto collaterale (non grave) è stato comunque riscontrato.

I 4 vaccini sperimentali del programma anti Covid Bnt162

Le aziende stanno lavorando intorno a quattro vaccini sperimentali con combinazioni differenti di mRna e antigene bersaglio: uno dei quattro è quello di cui stiamo discutendo ed è quello che ha dato la risposta migliore.

I dati sembrano essere incoraggianti: il programma Bnt162b1 riesce infatti a produrre risposte anticorpali pari e a volte superiori a quelle registrate con l’utilizzazione di plasma convalescente.

Questa prima fase di sperimentazione prevedeva l’utilizzazione del vaccino anti Covid su 45 soggetti con età compresa tra 18 e 55 anni: 24 persone hanno ricevuto una dose iniziale di 10 microgrammi e una seconda di 30 microgrammi, 12 persone una singola da 100 microgrammi e 9 persone due dosi di placebo.

A partire da questi dati incoraggianti, la Pfizer e BionTech sperano di poter passare a una fase di sperimentazione molto più ampia, che potrebbe coinvolgere fino a 30mila partecipanti negli USA: occorre infatti verificare l’efficacia e la sicurezza su un numero più alto di soggetti.

Qualora questa sperimentazione dovesse farsi e dovesse restituire ottimi risultati, le aziende assicurano che entro la fine del 2020 potrebbero essere pronti circa 100 milioni di dosi di vaccino ed entro la fine del 2021 anche 1,2 miliardi.

Qualche effetto collaterale per il vaccino anti Covid di Pfizer e BionTech

Al momento, la ricerca e la sperimentazione devono proseguire, anche perché qualche effetto collaterale dopo la somministrazione del vaccino si è avuto.

Coloro che hanno ricevuto la dose più alta, 100 microgrammi, hanno presentato episodi febbrili nel 50% dei casi, per cui si è deciso di non proseguire con una seconda somministrazione.

Coloro che hanno ricevuto la dose da 10 microgrammi hanno presentato nell’8,3% dei casi la febbre, mentre si parla del 75% per coloro che hanno ricevuto la seconda dose da 30 microgrammi.

Un altro dato è da valutarsi: circa un soggetto su due ha presentato altri effetti collaterali, come ad esempio disturbi del sonno.

Importante infine sottolineare che nessun effetto avverso è stato talmente importante da portare al ricovero.

[email protected]