A distanza di un mese circa dall’inizio della guerra in Ucraina, i sondaggi politici elettorali di oggi 25 marzo indicano che qualcosa sta cambiando negli orientamenti di voto degli italiani. Il primo elemento da segnalare riguarda il vero e proprio crollo della Lega di Matteo Salvini e del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, entrambi i partiti scendono al loro minimo storico da inizio legislatura. È probabile che la ragione sia proprio la guerra in Ucraina. La posizione di entrambi i leader è piuttosto contraddittoria.

Da un lato si dicono contrari all’invio di armi in Ucraina o comunque all’aumento delle spese militari, ma dall’altro de facto appoggiano comunque il governo Draghi. Il secondo elemento riguarda invece la continua ascesa di Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia raggiunge al primo posto il Partito Democratico. Si tratta dei due partiti che maggiormente si sono spesi a favore del sostegno italiano nella guerra in Ucraina.

La guerra in Ucraina vista dagli italiani negli ultimi sondaggi Ipsos oggi 25 marzo

La situazione è comunque complessa. Gli ultimi sondaggi d’opinione Ipsos segnalano che il 47% degli italiani preferirebbe che non ci fosse alcun coinvolgimento nel conflitto da parte del nostro paese, mentre soltanto il 31% è favorevole all’invio delle armi. molta indecisione anche sulla possibile evoluzione del conflitto: il 29% ritiene che si fermerà nell’Europa orientale, il 25% che resterà limitato a Ucraina e Russia, e il 24% ritiene che si trasformerà in guerra mondiale. Gli italiani temono soprattutto le conseguenze economiche del conflitto, il 51% degli intervistati si dice preoccupato sia a livello personale sia a livello nazionale. Infine, circa un italiano su tre (il 34%) ritiene probabile o molto probabile che durante il conflitto possano essere utilizzate armi nucleari.

Gli orientamenti di voto nella Supermedia dei sondaggi politici elettorali oggi 25 marzo

Per quanto concerne le indicazioni di voto, la Supermedia dei sondaggi politici di oggi 25 marzo incorona Fratelli d’Italia.

La posizione patriottica evidentemente premia. Con un vero e proprio balzo dell’1,2%, il partito di Giorgia Meloni arriva al 21,5%, raggiungendo il Partito Democratico, stabile nelle ultime due settimane. La Lega lascia sul campo lo 0,8%, segnale che la linea politica ondivaga e ambigua di Salvini davvero non premia più. Con il 16,4% si tratta del minimo storico negli ultimi quattro anni. Stesso discorso per il Movimento 5 Stelle che perde addirittura l’1,1% e scende al 12,7%.
Stabile, invece, l’area centrista. Forza Italia è all’8,3% (-0,2%), Azione/+Europa al 4,9% (+0,1%) e Italia Viva al 2,5% (stabile). Chiudono i Verdi con il 2,4% (+0,1%), Art.1/Mdp con il 2% (+0,1%), Sinistra Italiana con l’1,7% (-0,2%).
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