Diventa sempre più decisiva per la tenuta del governo la tornata delle Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria, soprattutto dopo la crisi conclamata del M5S: gli ultimi sondaggi elettorali nazionali raccontano di un’Italia sempre più a trazione sovranista, anche se i pentastellati possono (forse) ricominciare a sperare. Arriva comunque una buona notizia dal governo Conte bis, si tratta del taglio al cuneo fiscale (il decreto è stato approvato) che porterà qualche decina di euro in più nelle tasche di circa 16 milioni di italiani a partire dal 1° luglio 2020.

Intanto, ieri, si è consumato il confronto a breve distanza tra Salvini e le sardine a Bibbiano e la sensazione è che lì si sia consumata una pagina di propaganda politica, probabilmente evitabile, con un uso strumentale della sofferenza di famiglie e bambini. Ecco, allora, i risultati dei sondaggi Index Research per la trasmissione di La7, Piazza Pulita.

Il sovranismo domina sempre più i sondaggi elettorali di oggi 24 gennaio

Non si può dire che questi sondaggi abbiano un valore anche per cercare di fotografare la situazione per le Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria, ma è chiaro che le intenzioni elettorali degli italiani mostrano un trend deciso: gli ultimi sondaggi politici, infatti, segnalano una crescita della Lega dello 0,3% con un risultato complessivo del 31,8% (lontano comunque il 2,5% dai risultati delle Europee), e ancora l’ascesa di Fratelli d’Italia che raggiunge il 10,9%, facendo segnare un +0,4% rispetto alle precedenti rilevazioni. Forza Italia, invece, si tiene in linea di galleggiamento sul 6,5%, perdendo soltanto lo 0,1%. Chiude Cambiamo! di Toti costante allo 0,9%. Il centrodestra unito intorno al duo sovranista sarebbe al 49,3%.

Il M5S fa prove di sereno, mentre cala il PD: il centrosinistra e il governo negli ultimi sondaggi politici

Il governo giallo-rosso non vive momenti positivi e le Elezioni Regionali saranno un banco di prova forse decisivo.

Il Partito Democratico non riesce a imprimere alcuna svolta nella percezione e nei consensi e si ferma al 18,7%, segnando un -0,2%. Il M5S, dopo le dimissioni di Di Maio da capo politico, tornano a far segnare una seppur leggera crescita dello 0,2%, posizionandosi al 16,0% netto. Italia Viva di Renzi si allontana dalla possibile soglia di sbarramento del 5% (prevista dalla proposta di riforma della legge elettorale) con il 4,2% e un calo dello 0,2%, mentre per quanto riguarda le forze minori (e tutte al di sotto dello sbarramento ipotetico), troviamo la Sinistra con il 2,9% (+0,1%), Azione di Calenda con il 2,2% (+0,1%), i Verdi con l’1,9% (-0,1%), +Europa all’1,7% (+0,1%). L’area di governo e la possibile alleanza PD-M5S si ferma soltanto al 34,7%, in quanto tutte le altre forze non supererebbero la soglia della nuova legge elettorale.

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