Un bel regalo di Natale per il Partito Democratico: la Supermedia dei sondaggi politici incorona i dem come primo partito d’Italia. Grazie a una crescita di quasi un punto percentuale e con la contemporanea battuta d’arresto di Fratelli d’Italia, il vantaggio si attesta intorno ai due punti percentuali, il più alto degli ultimi mesi. Intanto, la Lega resta più o meno costante, mentre il Movimento 5 Stelle lascia sul campo quasi mezzo punto percentuale e raggiunge uno dei minimi storici per questa legislatura.

A giovarsi del governo Draghi, esecutivo di unità nazionale, sembra essere soprattutto il Partito Democratico, mentre la spinta all’opposizione della Meloni sembra essersi arrestata.

Gli orientamenti di voto nei sondaggi politici di oggi 24 dicembre

Il Partito Democratico può davvero festeggiare. Gli ultimi sondaggi politici dell’anno raccontano una crescita dello 0,8%, con un risultato complessivo del 21,5%. Il secondo partito è Fratelli d’Italia, che cala piuttosto nettamente dello 0,5%, e scende al 19,5%, staccato di due punti percentuali dai dem. Qual è la ragione di questo calo? Giorgia Meloni ha in mente un piano: appoggiare Mario Draghi al Quirinale può significare aprire la strada alle elezioni anticipate e i sondaggi mostrano il vantaggio della destra unita. Ma non solo. La presenza di Mario Draghi al Quirinale renderebbe più digeribile all’Europa un governo populista e nazionalista. E Meloni lo sa bene. L’elettorato nota però un’ambiguità: la Meloni critica Draghi, ma contemporaneamente ne appoggia la corsa al Colle.

Terzo partito è ovviamente la Lega di Matteo Salvini: con una crescita dello 0,1%, resta più o meno stabile al 18,8%. Se i sondaggi politici hanno premiato il PD, stessa cosa non si può dire per il Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,4%, e scende al 15,0%. Sembra chiaro che Giuseppe Conte, nonostante il credito personale, non stia riuscendo a imprimere una vera svolta a quello che è stato il primo partito d’Italia alle ultime elezioni politiche.

Continua invece il trend di crescita di Forza Italia, probabilmente grazie alla candidatura di Silvio Berlusconi al Colle: con una crescita dello 0,4%, FI sale all’8,1%. Unico altro partito a superare la soglia di sbarramento è Azione di Carlo Calenda, che si attesta al 3,5% (+0,2%). Tutti gli altri partiti si aggirano intorno al 2%: Italia Viva al 2,3% (-0,3%), Sinistra Italiana al 2,0% (-0,1%), Verdi al 2,0% (=), Art. 1/Mdp al 2,0% (+0,3%), +Europa all’1,5% (-0,2%).
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