Il M5S non ha votato la fiducia al Decreto aiuti e ha aperto la crisi di governo, mentre la Supermedia dei sondaggi politici elettorali indica una crescita dei pentastellati e la scomparsa immediata di IPF di Luigi Di Maio. Si tratta di un momento difficile per la politica italiana con le dimissioni di Mario Draghi rifiutate da Mattarella e la possibilità di un voto anticipato. Gli scenari sono molteplici: si preme per un Draghi bis senza il M5S, ma non è detto che si riesca a trovare una soluzione in tempi brevi.

Se si andasse oggi alle urne, chi vincerebbe le elezioni? Come cambierebbero gli scenari?

Nella Supermedia dei sondaggi politici elettorali crescono il M5S e FI

La crisi di governo era nell’aria già da qualche tempo e la Supermedia dei sondaggi politici elettorali mostra come il M5S, in trend negativo da molte settimane, abbia fatto un balzo in avanti di più di mezzo punto percentuale. Il primo partito resta Fratelli d’Italia con il 22,4%, ma fa segnare un calo piuttosto netto dello 0,5%. Subito alle spalle troviamo il Partito Democratico, che fa segnare una leggera flessione dello 0,2%, e scende al 21,7%. Anche la Lega di Salvini perde lo 0,2% e si ferma al 14,6%.
A crescere, invece, è il Movimento 5 Stelle che guadagna lo 0,6% e si riaffaccia di nuovo sopra quota 11% con un risultato complessivo dell’11,2%. Importante crescita invece per Forza Italia, che approfittando del calo dei due partiti maggiori di centrodestra, guadagna l’1,1% e arriva all’8,8%, mostrando come possa essere ancora una volta determinante. Cresce anche Azione/+Europa che è al 5,1% e fa segnare un +0,2%. Tutti gli altri partiti sono al di sotto della soglia di sbarramento dell’attuale legge elettorale. Italia Viva e Italexit sono entrambi al 2,6% ed entrambi sono stabili. Abbiamo poi i Verdi in crescita dello 0,2% al 2,2%, stabili al 2,0% Sinistra Italia e Art.

1/Mdp. Non intercettati dai radar dei sondaggi, invece, la nuova formazione di Luigi Di Maio, Insieme per il Futuro.

Cosa dicono i sondaggi se si andasse a breve alle urne per le elezioni anticipate?

Se la crisi di governo aperta dal Movimento 5 Stelle dovesse sfociare in elezioni anticipate, i risultati sarebbero, stando ai sondaggi, piuttosto scontati. Il centrodestra unito conquisterebbe piuttosto facilmente la maggioranza assoluta dei seggi, portando a casa la maggior parte dei collegi uninominali. Tra l’altro la crisi di governo apre anche a una frattura nella possibile alleanza futura tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, il che lascerebbe campo libero al centrodestra. È interessante notare come alcuni sondaggi pubblicati in settimana indichino come gli italiani continuano a preferire il governo Draghi. Secondo un’indagine di Demopolis il 65% degli italiani (dunque due su tre) ritiene preferibile che questo esecutivo giunga a fine legislazione. E la preferenza non si trova soltanto tra gli elettori del PD (95%) e tra quelli di FI(88%), ma anche tra quelli del M5S (51%).
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