L’invio delle armi in Ucraina e l’aumento delle spese militari al 2% del PIL stanno avendo un impatto sugli orientamenti di voto. Ciò lo rilevano i dati della Supermedia dei sondaggi politici di oggi 8 aprile. Il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, guadagna infatti quasi un punto percentuale. La ragione probabilmente sta tutta nella netta opposizione del leader alle scelte del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, tra i maggiori sostenitori in Europa della linea Biden sul conflitto tra Russia e Ucraina.

Il Partito Democratico cede soltanto qualche decimale e resta primo nelle intenzioni di voto, mentre una netta flessione colpisce Fratelli d’Italia. Per comprendere la complessità della situazione politica, importanti sono anche i sondaggi politici SWG.

Gli orientamenti di voto nella Supermedia dei sondaggi politici 8 aprile

Il Partito Democratico resta saldamente al comando con il 21,3%, nonostante un calo dello 0,2%. La Supermedia dei sondaggi politici mostra infatti una flessione ancora più netta per il secondo partito (che in alcuni sondaggi è il primo), vale a dire Fratelli d’Italia. La forza politica, guidata da Giorgia Meloni, perde lo 0,6% e scende al 20,9%. La Lega guadagna un decimale e sale al 16,5%, mentre la crescita maggiore è quella del Movimento 5 Stelle, che guadagna lo 0,8%e ritorna al 13,5% dei consensi. Forza Italia è all’8,2% (-0,1%).
In calo anche tutti i partiti minori. L’alleanza tra Azione e +Europa scende al 4,7% (-0,2%), stesso calo per Italia Viva che si ferma al 2,3%. Compare per la prima volta nella Supermedia dei sondaggi politici il movimento sovranista Italexit di Paragone con il risultato del 2,3%. I Verdi si fermano al 2,0% (-0,4%), Art. 1/Mdp è all’1,8% (-0,2%) e Sinistra Italiana stabile all’1,7%.

Spese militari al 2% del PIL, cosa pensano gli italiani nei sondaggi politici SWG

Per comprendere il motivo delle flessioni del Partito Democratico e di Fratelli d’Italia, e contestualmente la ripresa del Movimento 5 Stelle, forse può essere utile dare uno sguardo ai sondaggi d’opinione SWG.

Agli italiani è stato chiesto se è giusto aumentare le spese militari fino al 2% del PIL (senza scostamento di bilancio, significa prevedere tagli ad altri servizi, come la sanità e l’istruzione). Il 51% degli intervistati ha risposto di ritenere ingiusta la decisione, il 30% è d’accordo, il 19% dichiara di non sapere o di non voler indicare. Alla seconda domanda, invece, su cosa dovrebbero fare l’Italia e gli altri paesi europei per la guerra in Ucraina, il 49% ha risposto che occorrerebbe restare realistici e fare quello che si può senza danneggiarci troppo. Il 29%, invece, è netto: la soluzione è rinunciare al gas e al petrolio russo. Soltanto il 13%, infine, ritiene che sia giusto aiutare militarmente l’Ucraina quanto più possibile.
Leggi anche: Sondaggi politici 6 aprile, vantaggio risicato, il PD a un passo dalla Meloni
[email protected]