I nuovi sondaggi politici di Tecnè-Agenzia Dire vedono Fratelli d’Italia scendere sotto il muro del 30%, aggiungendo di nuovo un segno meno a distanza di una settimana dall’ultima rilevazione. Prosegue invece il trend positivo del Partito democratico, tornato al 20% dopo più di 6 mesi, da quando cioè l’ex segretario Letta aveva annunciato le dimensioni dopo la debacle alle elezioni politiche. Per il partito di Giorgia Meloni è ancora prematuro parlare di crisi, di certo però le cose non si sono messe per il verso giusto, anzi.

Sondaggi politici Tecnè – Agenzia Dire: rilevazioni oggi 3 aprile

Se Fratelli d’Italia piange, il Centrodestra non sorride. Complice la flessione della Lega di Matteo Salvini, in parte compensata dai piccoli passi avanti di Forza Italia. Sul podio rimane il Movimento 5 Stelle, con i pentastellati in difficoltà dopo l’elezione di Elly Schlein come nuova segretaria del Partito democratico. Rimangono invece più o meno simili le percentuali degli altri partiti. Ecco i risultati dei sondaggi politici dell’istituto Tecnè – Agenzia Dire per la prima rilevazione del mese di aprile:

  • Fratelli d’Italia: 29,7%
  • Partito democratico: 20%
  • Movimento 5 Stelle: 15,5%
  • Lega: 8,6%
  • Forza Italia: 7,4%
  • Azione/Italia Viva: 7,3%
  • Sinistra/Verdi: 3,2%
  • +Europa: 2,3%
  • Italexit: 1,7%.

La flessione di Fratelli d’Italia è dello 0,3% rispetto all’ultimo sondaggio della settimana scorsa. In queste ore impegnata al Vinitaly di Verona, il salone internazionale del vino e dei distillati, la premier Giorgia Meloni è tornata sulle polemiche che hanno investito il presidente del Senato La Russa in seguito alle sue dichiarazioni sull’eccidio di via Rasella, sottolineando come sia stata una sgrammaticatura istituzionale (ha proprio usato questo termine).

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha attaccato l’Ue sullo stop ai veicoli a benzina e diesel

A proposito di dichiarazioni divisive, la numero uno di Palazzo Chigi deve fare i conti anche con le recenti accuse lanciate da Salvini all’Unione europea.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha attaccato l’Ue sullo stop ai veicoli a benzina e diesel dal 35%, affermando che l’Ue non può imporre le auto elettriche, per poi liquidare il discorso con una battuta: “Forse hanno valigie di soldi cinesi”.

Continua a recuperare terreno il Partito democratico. Oggi i dem sono al 20,0%, con un rialzo dello 0,2% rispetto all’ultima settimana di marzo. Anche se in termini numerici la crescita percentuale è minima, lo stesso non si può dire a livello simbolico, dato che dopo tempo immemore non solo ritorna sopra quota 20%, ma accorcia anche le distanze dalla prima posizione riportando il distacco sotto il 10%.