Prosegue l’appuntamento con i sondaggi politici, anche stavolta daremo uno sguardo alle preferenze partitiche degli italiani ad oggi 28 dicembre, ma scopriremo anche quali sono le risposte dei nostri connazionali su alcune problematiche social. Facciamo quindi il punto della situazione sullo scenario politico del nostro paese e vediamo cosa ne pensano gli italiani.

Sondaggi politici, le preferenze sui partiti

Ci affidiamo a Termometro Politico questa volta per scoprire quali sono le preferenze degli italiani. Il partito della Meloni, al governo come neo premier, continua a dominare la scena con un vantaggio che non lascia scampo alla concorrenza, ma occhio al Movimento 5 Stelle. I pentastellati stanno mostrando un continuo miglioramento di settimana in settimana e ormai hanno accumulato anche un buon distacco dal PD, con addirittura un punto percentuale in più.

Certo, rimane incolmabile il gap con Fratelli d’Italia, ma lo scenario politico può mutare da un momento all’altro anche drasticamente. Vediamo le percentuali di tutti i partiti:

  1. Fratelli d’Italia 28,7%
  2. Movimento 5 Stelle 17,6%
  3. PD 16,4%
  4. Lega 8,5%
  5. Azione/Italia Viva 8,2%
  6. Forza Italia 6,9%
  7. Sinistra Italiana/Verdi 3,2%
  8. Più Europa 2,5%
  9. Italexit 2,3%
  10. Unione Popolare 1,6%
  11. Italia Sovrana e Popolare 1,4%
    Altri 2,7%

Interessante come la combo Azione Italia Viva abbia ormai raggiunto la Lega, surclassando di netto un partito storico come Forza Italia che ormai da anni aveva quella posizione nella classifica relativa alle preferenze partitiche degli italiani. Intanto, la Meloni inizia a scricchiolare nei consensi generali degli italiani, quantomeno nel suo ruolo di premier. Quanto crede in lei il paese? Ecco le risposte:

Molto 26,3%
Abbastanza 17,5%
Poco 18,1%
Per nulla 37,3%
Non so/preferisco non rispondere 0,8%

Gli altri quesiti dei sondaggisti

Come sempre, anche questa settimana i sondaggisti si sono occupati anche di altri argomenti relativi allo scenario sociale e politico italiano. Torna l’annosa questione del contante. Ecco cosa hanno chiesto gli analisti di Termometro Politico al proprio campione:

Secondo lei perché il Governo ha rinunciato a mettere una soglia al di sotto della quale non fosse obbligatorio accettare pagamenti via POS?

Ha compreso che ormai gli italiani sono abituati a usare la moneta elettronica e che le commissioni sono diventate basse 8,2%
Ha capito che sarebbe stata una battaglia impopolare, la maggioranza degli italiani non era d’accordo con questa revisione dell’obbligo 18,7%
Si è trattato dell’influenza della Commissione Europea, che ha saputo ricordare come l’obbligo di Pos sia importante contro l’evasione 36,3%
Ha ceduto alle pressioni di Bruxelles e della finanza italiana e internazionale, che ormai di fatto hanno più potere dei governi 31,7%
Non so/preferisco non rispondere 5,1%

Interessante quindi come gli italiani stiano iniziando a rivalutare anche il pugno di ferro della Meloni, la quale potrebbe essersi piegata, almeno secondo le risposte dei partecipanti, alle pressioni di Bruxelles.

Chiudiamo con un ultima domanda sempre relativa a POS e contante:

Crede sia giusto che esistano commissioni per i pagamenti elettronici? E a carico di chi dovrebbero essere?

No, non dovrebbero esistere, o dovrebbero essere a carico delle banche intermediarie 42,7%
Dovrebbero esistere solo per i pagamenti al di sopra di una certa soglia e per gli esercizi commerciali più grossi 24,8%
Sì, ma dovrebbero essere a carico dello Stato, per non rendere i pagamenti elettronici più costosi del contante 7,0%
Sì, la moneta elettronica è un diritto del consumatore, ma va anche a vantaggio degli esercenti, che dovrebbero quindi pagare le commissioni 17,8%
Sìì, ma il vantaggio dei pagamenti elettronici è soprattutto del consumatore e dovrebbe essere questo a pagare i costi 4,4%
Non so/preferisco non rispondere 3,3%