I sondaggi politici dell’istituto Ipsos aggiornati al mese di agosto vedono la Lega Nord di Matteo Salvini guadagnare oltre due punti percentuali (36 per cento) rispetto all’ultima rilevazione di inizio luglio, quando il Carroccio era dato al 33,3 per cento. Una marcia trionfale per la Lega, che ieri pomeriggio ha ufficializzato la crisi di governo. Per Salvini il governo non c’è più, dopo il voto opposto sulla mozione Tav dei due partiti di maggioranza (la Lega ha votato a favore della mozione pro Tav del Pd).

Partito democratico in affanno

Il Pd perde lo 0,7 per cento, scendendo dal 21,2 al 20,5 per cento. Un dato inferiore di 2 punti percentuali rispetto al 22,7 per cento guadagnato alle ultime elezioni Europee di fine maggio, a testimonianza di come la partita contro la Lega appaia fin da ora molto complicata. La distanza tra i due partiti è nell’ordine del 16 per cento, senza contare che la Lega può contare anche sull’appoggio di Forza Italia e Fratelli d’Italia (l’originaria coalizione di Centrodestra delle elezioni di marzo 2018). Il nuovo segretario del Pd Nicola Zingaretti si è detto pronto alla sfida, invocando l’unità all’interno del partito.

Movimento 5 Stelle terza forza politica

Gli ultimi sondaggi politici pongono il M5S al 17,8 per cento, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto alla rilevazione di inizio luglio. Dopo quasi un anno e mezzo dalle elezioni politiche 2018, il Movimento 5 Stelle ha perso praticamente per strada metà del proprio consenso, seguendo il percorso inverso rispetto a quello della Lega Nord.

Fratelli d’Italia supera il partito di Berlusconi

Giorgia Meloni può esultare, Fratelli d’Italia con il 7,5 per cento dei consensi si trova davanti nei sondaggi rispetto a Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi si attesta al 7,1 per cento, un dato in forte controtendenza rispetto al 9,3 per cento ottenuto dai forzisti nel mese di luglio.

Se si sommano le percentuali dei partiti di Lega, FdI e FI, la coalizione di Centrodestra in questo momento conquisterebbe la maggioranza assoluta al governo con il 50,6 per cento delle preferenze.

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