A maggio potrebbe andare in scena uno sciopero generale della scuola. A fermarsi, qualora sarà accertata la protesta, saranno insegnanti, personale Ata ed educativo. Non c’è ancora una data certa ma si pensa al mese di maggio dopo le tre iniziative di Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e Gilda Unams.

I motivi della protesta

Lo sciopero generale della scuola a maggio, come riporta Orizzonte Scuola, potrebbe diventare realtà e tra le motivazioni si segnalano, l’emergenza salariale ossia gli stipendi inadeguati rispetto alla media europea, stipendi che vedono il nostro paese svantaggiato rispetto al resto d’Europa.

Si pone l’attenzione anche sulla regionalizzazione e soprattutto sul precariato, il vero allarme del settore. Moltissimi insegnanti e personale scolastico devono accettare contratti precari e a tempo determinato, contratti che non sono affatto calati negli ultimi anni. inoltre , tra i motivi della protesta, anche l’emergenza relativa al personale Ata molto spesso obbligati a carichi di lavoro importanti senza contare l’inadeguatezza dell’organico.

Le parole della segretaria generale della CISL Scuola

Interessanti, a tal proposito, anche le parole di Maddalena Gissi, segretaria generale della CISL Scuola: “Da tempo abbiamo segnalato che in un’emergenza retributiva generale del settore pubblico la situazione più grave riguarda i docenti. Adesso ci aspettiamo un segnale chiaro e immediato, diversamente sarà difficile sostenere che non è arrivato il momento di scioperare per rendere più dignitose le nostre retribuzioni e accrescere il potere d’acquisto; di andare in questa direzione ce lo stanno chiedendo le lavoratrici e i lavoratori ed è un segnale che sta emergendo chiaramente anche negli attivi unitari in corso di svolgimento. Chiediamo che un fondo ad hoc per l’istruzione sia stabilito già a partire dal Def di imminente approvazione“.

“È necessario stanziare le risorse per il contratto 2019-2021, non solo per recuperare la perdita di potere d‘acquisto ma anche per iniziare un percorso di allineamento degli stipendi del personale scolastico alla media degli stipendi europei.

Bisogna stabilizzare il personale docente e Ata fino a sradicare il precariato nella scuola italiana, per innalzare la qualità dell’offerta formativa che può essere garantita solo dalla continuità didattica e da un organico funzionale” ha infine sottolineato il segretario durante la chiusura dell’attivo unitario dei sindacati scuola a Mestre, svoltosi nella giornata di ieri.

Ora resta da capire se e quando sarà indetto concretamente lo sciopero della scuola, continuate a seguirci per gli aggiornamenti.

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