In programma c’è un nuovo sciopero Rai per domani 17 e il 18 novembre proclamato dallo Snap, che è il sindacato nazionale autonomo produzione tv. Potrebbero verificarsi, quindi, dei cambi di palinsesto ma anche la cancellazione di alcuni programmi come quelli in diretta e i telegiornali.

I disservizi proseguiranno il 18 dicembre anche per altri settori ovvero quello aereo e il ferroviario. E non è finita: nella medesima giornata, infatti, ci sarà anche lo sciopero della scuola. Non solo del personale docente, dirigente e Ata di ruolo e precario ma anche degli studenti.

Programmi a rischio per lo sciopero Rai del 17-18 novembre

Domani e dopo domani ci sarà lo sciopero della Rai indetto dallo Snap. La protesta potrebbe far saltare alcune trasmissioni, come è già accaduto lo scorso 26 settembre, anche se è difficile sapere già ora chi aderirà allo sciopero. A rischio, in ogni caso, ci sono i programmi Agorà, Oggi è un altro giorno, La Vita in diretta, I Fatti vostri e Bella Mà. C’è ovviamente allerta anche per i telegiornali. I motivi per i quali la Rai sciopererà sono diversi, si va infatti dal decadimento della qualità del lavoro nel CPTV di Roma alla carenza di organico.

In più, si legge nella nota un altro motivo è l “aberrante gestione delle risorse umane che nega diritti e propina vessazioni; reiterata violazione degli istituti contrattuali che mirano unicamente a penalizzare economicamente il lavoratore; certa e incontrovertibile responsabilità della catena decisionale aziendale in ogni ordine e grado incapace e inadeguata ad assolvere il proprio compito specie in questi ultimi anni”.

Gli altri stop del 18 novembre

Oltre allo sciopero Rai, sul sito del Ministero delle Infrastrutture, si legge che nella giornata del 18 novembre ci sarà lo stop del personale della società Dussman Service, Spd addetto alle pulizie dell’aeroporto di Malpensa. Sarà di 5 ore, esattamente dalle 11 alle 16. Per 8 ore, invece, dalle 9.01 alle 17 ci sarà lo stop del personale Trenitalia Dbr passeggeri regionale settore manutenzione/pulizie del Friuli Venezia Giulia.

Per l’intera giornata del 18 novembre, inoltre, ci sarà lo sciopero indetto dalla Sisa (sindacato indipendente scuola e ambiente) che riguarderà il personale docente, dirigente e Ata sia in Italia che all’estero. Tra le motivazioni c’è la richiesta di assunzioni docenti e Ata su posti vacanti e disponibili. Inoltre si chiede anche che l’orario e il salario dei docenti, dalla scuola d’infanzia alla secondaria, siano uguali a quelli degli altri. In più si chiede l’assunzione con terza media dei collaboratori scolastici nonché che venga abolito il concorso per dirigente scolastico con elezione del collegio dei docenti.

Anche gli studenti scenderanno in piazza il 18 novembre per chiedere di essere ascoltati. Tra le città coinvolte ci sono Milano, Roma, Napoli, Bari ma anche tante altre da Nord a Sud. Con questa mobilitazione, si chiede una legge nazionale sul diritto allo studio e che vengano aboliti i PTCO a favore dell’istruzione integrata. Gli studenti chiedono inoltre che vi siano più rappresentanze studentesche, che venga garantita la salute, la sicurezza e anche il benessere psicologico nonché che venga ampliato lo statuto degli studenti e delle studentesse.

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