Il 25 settembre 2020 è in programma, salvo revoche dell’ultima ora, uno sciopero di 24 ore indetto su scala regionale dai lavoratori aderenti al sindacato Usb. Esso interesserà quindi non soltanto Roma ma l’intera regione Lazio per cui potrebbero esserci limitazioni nel servizio Atac, Tpl e Cotral. Detto ciò, ecco orari, fasce di garanzia e motivazioni.

Gli orari dello sciopero del trasporto pubblico locale

Sul sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ecco il link, viene comunicato che il giorno 25 settembre ovvero venerdì ci sarà lo sciopero del trasporto pubblico locale che interesserà il personale Socc, Atac, Cotral, Roma Tpl e Consorziate di Roma e della Regione Lazio.

La protesta è stata indetta dal sindacato Osp Usb lavoro privato e gli orari saranno dalle ore 10 alle 17 e poi dalle ore 20 alla fine del servizio. Si evince che lo sciopero interesserà non solo filobus, bus, tram e metropolitane ma anche le ferrovie Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido. Ripercussioni si saranno anche sulle linee periferiche e sulle corriere extra-urbane.

Fasce di garanzia

Le fasce garantite, quindi, saranno dall’inizio del servizio fino alle ore 9.59 e dalle ore 17.01 alle ore 19.59. Per controllare le prime e le ultime corse del mezzo pubblico che si utilizza per viaggiare si dovrà controllare la pagina ufficiale dell’azienda.

Il servizio non sarà invece garantito dalle ore 0.01 all’inizio del servizio diurno, dalle ore 10 alle ore 17 e dalle ore 20 fino alle fine del servizio diurno. Nella notte tra il 25 ed il 26 settembre ed in quella tra il 25 ed il 26 settembre, però, potrebbero esserci delle riduzioni di servizio. Inoltre nella notte tra il 25 ed il 26 settembre non sarà garantito il servizio delle linee metropolitane, del tram 8 e delle linee sostitutive serali della metro C.

Le motivazioni della protesta

L’Unione Sindacale di Base comunica che non c’è nessuno che controlli la capienza limite dei mezzi pubblici.

Nessun controllo è avvenuto quando la capienza massima era al 60% e non verranno effettuati controlli nemmeno ora che è all’80%. Per il Sindacato, i mezzi pubblici, ora con la scuole aperte, saranno presi d’assalto e cosa si fa? Invece di potenziare il servizio si aumenta la soglia per legalizzare quello che fino a poco tempo fa era illegale. Il Sindacato comunica che in questo modo a rischio ci sarà la salute non soltanto degli autisti ma anche degli utenti. I provvedimenti presi sono infatti contradditori e rendono vane le precauzione adottate. Il pericolo, aggiunge, è quello che si favorisca la diffusione dei contagi.

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