Domani entra in vigore il Green Pass per tutti i lavoratori ma si rischia anche il blocco con scioperi e proteste che rischiano di paralizzare l’Italia. Oltre alle manifestazioni già annunciate, infatti, a preoccupare sono alcuni settori a rischio come portuali e autotrasportatori.

Sciopero Green Pass 15 ottobre, a rischio i regali di Natale

A Trieste 900 lavoratori hanno già annunciato uno sciopero e la minaccia anche dei regali di Natale saltati come scrive La Repubblica riportando le parole di un manovratore:

“Stop ai regali di Natale e addio ripresa.

Il governo ci tratta da bestie e noi bruciamo il potere dei consumi.”

Il rischio sciopero è molto forte ed è scattato anche l’allarme economico per il rischio carenza merci nei supermercati.

A rischio anche la spesa nei supermercati

Anche nei supermercati si rischia il caos e scaffali vuoti. Secondo Ivano Russo di Confetra: “La nostra confederazione raccoglie 400 mila autisti e stimiamo che il 30% non abbia il Green Pass. Fermando 130 mila persone che si occupano di trasporti si rischia il blocco, la paralisi del sistema logistico nazionale”.
Molti autotrasportatori stranieri, infatti, o non sono vaccinati o sono vaccinati con Sinovac e Sputnik, non riconosciuti dall’Ema e quindi senza Green Pass per poter lavorare. Un vero e proprio dramma per la collettività, dove il rischio di supermercati senza rifornimenti è concreto almeno per il prossimo weekend:

“Si sta determinando una situazione per cui si rischia che il 15-16 ottobre il trasporto in Italia si blocchi: dal ministero non abbiamo risposte se questo atteggiamento proseguirà e non uscirà un chiarimento, può succedere di tutto”

Con queste parole, il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè ha voluto lanciare un allarme al presidente del Consiglio Mario Draghi. Solo domani la situazione sarà molto più chiara e si capirà se l’effetto Green Pass darà i suoi frutti: una corsa alla vaccinazione o un’impennata ai tamponi le due ipotesi in campo.

Dal governo però non c’è molta preoccupazione, infatti la vaccinazione ha superato la soglia dell’80% e le proteste sembrano ascrivibili a pochi. Ecco perché dal Viminale si sta già pianificando un programma contro le proteste di domani e chi pensa di creare disordini.

Meno problemi sul fronte trasporto pubblico, dove sembrano esserci solo il 10% dei lavoratori non in regola. Sicuramente meno rispetto ad altri settori, per cui non si prevedono, al momento, particolari rischi di blocchi.

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