La situazione del trasporto aereo nazionale è sempre più disastrosa: i sindacati hanno deciso di indire uno sciopero nazionale della durata di 24 ore per la giornata del 25 febbraio 2020. Questa mobilitazione giunge a conclusione di un lungo percorso di scioperi, che hanno sortito pochi effetti soprattutto per quello che sembra essere un vero e proprio disinteresse da parte del governo per una serie di situazioni che mettono a repentaglio migliaia di posti di lavoro: il 26 luglio 2019 vi erano state 4 ore di stop, una seconda azione è stata messa in campo il 25 novembre 2019, poi di nuovo il 13 dicembre 2019 e infine il 14 gennaio 2020.

La crisi che sta attraversando il settore del trasporto aereo è particolarmente grave, oltre ad essere ciclica: questa volta al centro dello sciopero c’è il crack annunciato di AirItaly.

Le motivazioni dello sciopero nazionale aereo del 25 febbraio 2020

Come è possibile leggere all’interno del comunicato stampa AirItaly, che annuncia il prossimo sciopero aereo, la situazione della compagnia è davvero critica: ‘A seguito di annunci roboanti di sviluppo diffusi con una mastodontica campagna di marketing delle volte anche discutibile, AIR ITALY mette in campo l’ennesima fantasiosa soluzione: la ‘liquidazione in bonis’ . Così gli azionisti dello storico Vettore (già Alisarda e Meridiana) hanno deciso di annullare improvvisamente gli impegni assunti due anni fa con il Governo italiano e le parti sociali’. Si tratta dell’ennesima crisi innescata dal non mantenimento degli accordi presi con il governo da parte di un’azienda, che viene accusata di una cattiva gestione e di scelte aziendali discutibili. A rischio sarebbero circa 1000 posti di lavoro per la compagnia AirItaly, senza contare chiaramente l’indotto che ogni compagnia aerea porta con sé: la richiesta è quella di un intervento del governo a sostegno dei lavoratori , e soprattutto la messa in campo di innovazioni strutturali nel sistema del trasporto aereo, in cui sono troppe le opacità e le crisi dovute a incapacità manageriale.

La nota congiunta dei sindacati in vista dello sciopero del trasporto aereo del 25 febbraio

I sindacati del trasporto aereo, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto aereo, hanno rilasciato una nota congiunta che spiega le motivazioni dello sciopero di 24 ore indetto per la giornata del 25 febbraio e che coinvolgerà tutto il personale dipendente delle società-compagnie del settore: l’azione di protesta è connessa alla mancata risposta da parte del governo di un tavolo di confronto intorno alla crisi del settore del trasporto aereo che ciclicamente colpisce le compagnie ‘italiane’. Il governo sarebbe colpevole di non voler assumere la cabina di regia in vista di una riforma strutturale dell’intero sistema, per limitare e porre fine alle sempre più inaccettabili asimmetrie competitive connesse alle continue azioni di dumping industriale e contrattuale.

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