Nuovo sciopero di tutto il settore pubblico e privato dal 15 ottobre e per i successivi 5 giorni. La protesta è stata indetta da FISI e CONF.S.A.F.I e sarà per 96 ore ad oltranza dalla mezzanotte del 15 ottobre alla mezzanotte del 20 ottobre.

Possibile sciopero di 5 giorni di tutto il comporto pubblico e privato dal 15 ottobre

Nuova serrata a metà ottobre contro il Green pass. Dopo lo sciopero dell’11 ottobre che ha coinvolto treni, aerei, navi e mezzi pubblici e che ha causato vari disagi alla popolazione, dal 15 ottobre e per 5 giorni è previsto un nuovo sciopero.

La data scelta non è caso, visto che da venerdì debutterà il Green Pass per andare a lavoro. La protesta, però, potrebbe non esserci. Non è ancora chiaro se la protesta andrà o meno in atto, infatti la Commissione di Garanzia ha bloccato lo sciopero per vari motivi.

Prima di tutto non rispetta la norma che impone la distanza di almeno 10 giorni da un altro sciopero generale, quindi da quello di lunedì, senza contare la durata che andrebbe a superare le disposizioni in materia. Nella nota diramata si legge che: “La Commissione di Garanzia ha indicato in via d’urgenza il “mancato rispetto della regola della rarefazione oggettiva, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge n. 146 del 1990 e successive Modificazioni”.

Sciopero contro il Green pass

Se lo sciopero ad oltranza ci sarà, oltre ai trasporti ci saranno disagi anche per sanità e la scuola. Intanto, da nord a sud abbondano le proteste contro il Green Pass. A Trieste i portuali hanno dichiarato che bloccheranno il porto se diventerà obbligatorio. Come ha dichiarato Stefano Puzzer, portavoce del Coordinamento lavori portuali Trieste (Clpt): “Al momento su 950 lavoratori portuali il 40% non ha il Green pass. Il 15 ottobre se sarà obbligatorio il Green pass, bloccheremo il porto. Non si entrerà.” 

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