C’è l’obbligo di utilizzo delle mascherine FFP2 senza un prezzo calmierato. La speculazione è già partita e i prezzi sono rapidamente volati alle stelle. L’ultimo decreto dell’esecutivo guidato da Mario Draghi ne ha reso obbligatorio l’uso. Questo per accedere a “spettacoli aperti al pubblico, sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati”. Inoltre “nonché per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto”.

Ma non solo. L’obbligo è scattato anche sui mezzi pubblici, con l’esclusione (un po’ misteriosa) del trasporto regionale. A scuola la dovrebbero indossare soltanto gli insegnanti che si trovano in classe uno studente/una studentessa che è stato esentato dall’utilizzazione della mascherina.

Il costo della sicurezza scaricato sulle persone – lo scandalo delle mascherine FFP2

La questione non è di poco conto. Una mascherina chirurgica costa circa 50 centesimi, mentre le FFP2 possono avere un prezzo anche 6 volte superiore. Significa, in parole semplici, che il costo della sicurezza personale e collettiva è stato scaricato sui cittadini e sulle famiglie. E il mercato ne sta approfittando, facendo crescere i prezzi a dismisura. Speculatori e truffatori ringraziano. Prima che il governo approvasse il decreto, l’Adnkronos aveva battuto la notizia secondo la quale l’esecutivo stava pensando di introdurre un prezzo calmierato.

Cosa che non è accaduta e sono in molti a pensare che la scelta sia stata politica, il governo ha preferito non stanziare i fondi necessari.
Gli amministratori locali, sindaci e presidenti di regione, stanno chiedendo a gran voce al governo di calmierare i prezzi delle mascherine FFP2. Si tratta comunque di dispositivi che dopo 8 ore di utilizzo andrebbero buttati. Vuol dire che, quotidianamente, una famiglia di 4/5 persone, dovrebbe spendere decine di euro soltanto per ottemperare all’obbligo. È chiaro che sia un aggravio di spesa insostenibile.

Dove acquistare e come controllare la qualità delle mascherine FFP2

Il prezzo delle mascherine FFP2 è estremamente variabile e il problema per chi intende acquistarle è duplice. Innanzitutto, dove acquistarle – in farmacia o su un marketplace come Amazon? In farmacia si può spendere anche 3 euro, ma online si trovano offerte anche a circa 70/90 centesimi a pezzo. La seconda questione riguarda da un lato la speculazione dei produttori e dei rivenditori, e dall’altro l’assenza di controlli sulla qualità. È possibile infatti acquistare mascherine che non sono state validate da agenzie europee e che quindi potrebbero non presentare la medesima efficacia e protezione. Si tratta di una giungla tipica del libero mercato, ma questa volta il profitto viene scaricato sulla sicurezza delle persone. E il governo non fa nulla in nessuna direzione.

Quello che possiamo fare noi è suggerire come controllare la qualità delle mascherine FFP2 che si intende acquistare. Ecco gli strumenti online messi a disposizione dalla Commissione Europea. Innanzitutto, occorre collegarsi al ‘database Nando’ (basta digitare le parole su Google e cliccare/tappare sul primo risultato). Poi si può digitare il codice a 4 cifre che si trova accanto al marchio CE e cliccare su ‘research’. Se non compare alcun ente certificatore, vuol dire che la mascherina FFP2 non ha superato gli standard di qualità della UE. Ma non è tutto. Una volta comparso il nome dell’ente certificatore, occorre leggere la scheda ‘Legislation’ e vedere se compare la frase ‘Personal protective equipment’. Ma la vera garanzia è data soltanto dalla presenza della dicitura ‘Equipment providing respiratory system protection’ nel file corrispondente. Non propriamente un sistema semplice, un’ulteriore giungla per i cittadini.
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