Esodati del Superbonus, unitevi. Sembra di ascoltare la voce di Totò, ma in realtà c’è poco da ridere. I diretti interessati sono infatti passati ai fatti, con ben 50 mila firme già raggiunte in merito allo sblocco della cessione del credito, la richiesta che hanno portato avanti tramite petizione.

Petizione con raccolta firme

Gli esodati hanno avviato una petizione che sta procedendo a gonfie vele. Sono state raccolte già 50 mila firme a riguardo. La richiesta è quella di sbloccare il Superbonus e la cessione dei crediti il prima possibile.

Del resto il meccanismo per ottenere la cessione del credito si è fatta sempre più complicata, fino a che non è stata del tutto bloccata con l’entrata in vigore del D.L. n. 11/2023, convertito in legge n. 38/2023. Tale legge è stata infatti denominata Decreto blocca cessioni. L’iter è stato lungo e travagliato, e ha visto il primo step in quello che è stato denominato Decreto Sostegni-ter. Tale decreto ne aveva limitato per la prima volta il ricorso alle operazioni alternative.

Di fatto si poteva procedere a una sola cessione. La successiva modifica lo ha portato poi a cinque sessioni, come stabilito dal D.L. n. 176/2022, ovvero il Decreto Aiuti-quater. Le cinque sessioni erano però concesse solo a chi aveva avviato i lavori o approvato la delibera assembleare di inizio lavori entro il 16 febbraio 2023. La successiva modifica del decreto rilancio è arrivata però immediatamente, mettendo uno stop totale alle opzioni previste dall’articolo 121. Come se non bastasse, a tale processo si è aggiunta poi la saturazione delle piattaforme di cessione, come ad esempio gli istituti di credito e le Poste, le quali hanno smesso di acquistare i crediti maturati da imprese e privati.

Arrivano gli esodati

In un tale scenario, coloro che si sono visti bloccati nella cessione del credito, e definitisi esodati del Superbonus, si sono improvvisamente ritrovati con cassetti fiscali pieni e senza un soldo in tasca.

Si tratta di soggetti che avevano investito le proprie risorse economiche in progetti, a volte anche complessi, e che di colpo non potevano essere più attuati. Ecco quindi l’idea della petizione, la quale è ormai raggiunto la ragguardevole cifra di quasi 50 mila firme. Nel testo della petizione si legge:

Il Superbonus è un contratto a tre fra Stato, Committenti e Appaltatori. Lo Stato sin dall’inizio ha stabilito dei termini contrattuali che in corso d’opera – proprio nella fase esecutiva del contratto – ha più volte cambiato improvvisamente e unilateralmente, scorrettamente, lasciando così improvvisamente milioni di famiglie, imprese e professionisti nell’oblio, in rovina e disperati! Teniamo altresì a sottolineare che con questa condotta dello Stato, il credito non più materialmente cedibile, è divenuto carta straccia visto che la maggioranza dei committenti non ha capienza mediante la compensazione diretta.”.

Sblocco cessione del credito, come partecipare alla petizione?

Sono diversi i punti presenti all’interno della petizione. In estrema sintesi, gli esodati del Superbonus chiedono di trasformare i crediti in moneta fiscale scambiabile, favorire la riapertura del CDP, prorogare il superbonus 110% fino a fine anno, e prorogare i lavori in condominio per tutto il 2024. La petizione si fa inoltre forza dell’appoggio della Comunità Europea, la quale aveva richiesto agli stati membri di adeguarsi alla cosiddetta Direttiva Green. In sintesi, un cambio normativo è d’uopo, e risulta essere elemento di primaria importanza. Per partecipare alla petizione basta collegarsi alla pagina ufficiale del gruppo e procedere con la firma.

Riassumendo…

  • Gli esodati del Superbonus chiedono lo sblocco della cessione del credito;
  • avviata petizione per raccogliere firme. Quasi 50 mila le richieste già ottenute;
  • per partecipare alla petizione basta andare sulla piattaforma ufficiale degli esodati.