I rincari delle bollette e il caro vita in genere potrebbero seriamente pesare nel bilancio familiare e il pagamento delle cartelle esattoriali andrebbe a rappresentare un problema in più. Qualcosa, però, bolle in pentola e il nuovo Governo Meloni sta delineando tutte le novità da inserire nella tregua fiscale. Lo scopo di Giorgia Meloni è cancellare tutte quelle cartelle che hanno un importo medio-basso. Si parla, quindi, di misure in base all’importo e non di un condono generalizzato. Nella legge di Bilancio 2023, infatti, sarà inserita una sanatoria per le cartelle esattoriali.

Quello che più colpisce è che la misura interesserà davvero un alto numero di contribuenti che hanno un debito con il Fisco.

Sanatoria cartelle esattoriali: cosa cambia con il nuovo piano del Governo che si muove su tre piani

Il piano del Governo Meloni sembra molto chiaro a tal proposito e consiste nel pagamento dell’intero debito e un forfait del 5% per le sanzioni. Bisogna anche sottolineare, che il nuovo piano si muove su tre piani in base all’importo del debito. Da un lato ci sarà lo stralcio delle cartelle, poi lo sconto su una parte della somma dovuta e la rateizzazione.
Durante la pandemia, gli avvisi di pagamento erano stati stoppati ma da settembre 2021 erano ripresi. Il prossimo 5 dicembre scade anche il termine per il pagamento delle rate. Tra le proposte del governo legate alla pace fiscale, quindi, spicca un condono dei debiti ma non per tutti, cosa si intende di preciso?

Ogni giorno che passa si stanno delineando tutte le novità. Quello che ormai sembra chiostro, è che non si tratterà di un condono per tutti ma di una pace fiscale basata su tre linee in base all’importo del debito. Per le cartelle fino a 1000 euro è previsto lo stralcio, per quelle con importi da 1000 a 3000 euro si prevede inoltre che lo stralcio anche il saldo.

Per le cartelle con importo superiore a 3mila euro, invece, è prevista la rateizzazione del debito. Detto in parole povere, il condono delle cartelle è previsto solo per le cartelle con importi fino a mille euro, che di fatto saranno cancellate.

I contribuenti non dovranno neppure inviare la domanda ma si parla di stralcio automatico. Insomma, un bell’aiuto in questo momento di crisi profonda, in cui le famiglie sono già in difficoltà per il rincaro della vita. Il problema di fondo è cosa ne sarà delle cartelle di importo superiore. Alcuni dubbi sono stati sollevati, ecco perché il nuovo Governo ha in mente delle proposte anche per quelle cartelle superiori.

Cosa cambia per le cartelle superiori a 3mila euro? Le proposte

Di fatto per tutti i contribuenti che hanno cartelle da pagare tra i 1000 euro e i 3000 euro, si discute di un saldo e stralcio dei debiti. Insomma una parte sarà saldata dal contribuente. I contribuenti potranno avere l’accesso ad una nuova sanatoria legata al reddito. Quindi, ad esempio, in caso di un importo superiore a 2500 euro, ma se il reddito è superiore a 15mila euro, il contribuente dovrà provvedere al pagamento dell’importo per intero mentre la multa calerebbe al 5% invece che il 40%, oltre ad avere la possibilità di poter rateizzare la somma.

Si tratta, in sostanza, di dare un vantaggio a quei contribuenti con redditi bassi fino a 15mila euro. Per le cartelle superiori a 3mila euro, è prevista solo la possibilità di pagare a rate entro 5 anni, anche se non è sicuro, per quelle notificate prima del 2016 ma non è ancora chiaro per quali cartelle. Non dovrebbero, però, essere inseriti interessi e multe.