La puntata di Indovina chi viene a cena, andata in onda lunedì sera su Rai 3 prima di Report, ha scatenato numerose polemiche riguardanti il salmone norvegese che si acquista al supermercato. Esso infatti non sarebbe selvaggio così come viene detto ma di allevamento. Ecco le news in merito.

Salmone Norvegese: è polemica dopo il servizio Rai di chi Indovina chi viene a cena

L’Italia è una grande consumatrice di salmone e ne importa ogni anno grandi quantitativi dalla Norvegia dove il fatturato negli ultimi anni è arrivato addirittura intorno a sei miliardi.

Nella puntata si è parlato di tale pesce e si è denunciato il fatto che esso è pieno di policlorobifenili (PCB) e diossina che si accumulano nel suo grasso.

La cosa ha suscitato molte polemiche da parte del quotidiano Fatto Alimentare che ha accusato la giornalista del servizio di aver causato allarmismo senza avere delle basi reali scientifiche. Il servizio ha inoltre mostrato le immagini degli allevamenti di salmone nei fiordi all’interno dei quali i pesci sono costretti a vivere in spazio ristrettissimo e a nuotare anche nel proprio vomito.

Salmone Norvegese: è polemica dopo il servizio Rai di chi Indovina chi viene a cena

Secondo le testimonianze mandate in onda nel servizio di Indovina chi viene a cena, gli allevatori per sconfiggere alcune malattie dei salmoni utilizzerebbero delle sostanze cancerogene per l’uomo ovvero il diflubenzeron e l’ endosulfan. L’Autorità Europa per la Sicurezza Alimentare, inoltre, avrebbe addirittura fornito alla Norvegia la possibilità di alzare i livelli di utilizzo. Purtroppo, poi, tali sostanze date in pasto ai salmoni, finirebbero nuovamente in mare portando malformazioni agli altri organisimi. Secondo alcuni studi, infatti, il problema dei cosiddetti interferenti endocrini avrebbe anche trasformato la natura e il sesso dei pesci.

Salmone Norvegese: è polemica dopo il servizio Rai di chi Indovina chi viene a cena. Ma realmente fa male?

Il servizio di Indovina chi viene a cena ha creato moltissima confusione tra i consumatori che si sono chiesti anche perché il servizio Sanitario italiano ed il Governo Norvegese  non abbiano fatto nulla a riguardo.

In merito al servizio è sceso in campo Eurofishmarket, che è il leader italiano del settore ittico, che ha riportato un documento dell’Agenzia Francese per l’alimentazione, la sicurezza sul lavoro, l’ambiente e la salute il cui nome abbreviato è ANSES che sosterrebbe che il consumo del pesce non reca alcun danno alla salute umana in quanto il contenuto di metilmercurio contenuto in esso e pochissimo. Per info su altre inchieste, leggete anche: Allevamenti intensivi e macelli lager, l’inchiesta di Animali come Noi.