Il Ministero della Salute ha richiamato alcune confezioni di riso Vialone nano per la possibile presenza di Triciclazolo in quantità superiori previste dalla legge. Nella nota, il Ministero invita le persone che hanno acquistato nei giorni scorsi il riso di qualità Vialone di non consumarlo. Altresì, alle persone interessate dall’avviso viene anche chiesto di riconsegnare le confezioni di riso presso il supermercato in cui le avevano acquistate. Di recente, anche un’altra confezione di riso era stata richiamata. Quali sono i lotti ritirati? Cos’è la sostanza Triciclazolo oggetto del richiamo? E quali rischi si corrono qualora si sia consumato il prodotto?
Riso richiamato dal Ministero della Salute. Lotti ritirati riso Vialone nano
II Ministero italiano della Salute ha provveduto a ritirare il lotto di riso numero P22101164 con data di scadenza fissata al 18 ottobre 2024 e il lotto numero P22100472 sulla cui confezione è riportata la data di scadenza dell’8 ottobre 2024.
Inoltre il Ministero ha messo a disposizione delle persone il numero verde 800036457, al fine di ricevere informazioni ulteriori su come ci si debba comportare in casi come questi. La prassi rimane comunque la solita, come su indicazioni del Ministero. Una volta che si è sicuri di avere a casa il lotto incriminato, il consiglio è di evitarne il consumo. Anzi, per rispettare appieno le direttive, occorre recarsi presso il supermercato dove si è acquistato in precedenza il riso spiegando che si tratta del lotto oggetto del richiamo.
Cos’è il Triciclazolo
Il Triciclazolo è un fungicida impiegato fino a pochi anni fa dagli agricoltori per prevenire in maniera efficace l’infezione di brusone, ossia la patologia fungina più temibile per gli agricoltori, capace di causare significative perdite produttive durante una o più annate.
Quali sono i rischi dovuti alla contaminazione da Triciclazolo
La domanda sorge spontanea: cosa rischia chi ha consumato il riso Vialone nano prima del richiamo del Ministero della Salute? C’è da preoccuparsi oppure si può stare tranquilli? Al momento non si conoscono notizie certe su effetti collaterali, ma è importante sottolineare ancora una volta il motivo per cui tale pesticida è al bando: impossibile escludere la sua cancerogenità.