La felicità è durata poco. L’inflazione è tornata a crescere e questo significa che i rincari dei prezzi non daranno ancora tregua alle famiglie italiane, già sopraffatte dal carovita. Nell’ultimo anno, ogni famiglia ha subito le conseguenze dell’aumento dei prezzi, in molti si sono ritrovati a dover rivedere i piani per andare avanti e di conseguenza è calato anche il potere di acquisto delle persone. Insomma, si compra di meno o si cerca di acquistare meno cose, lasciando lo spazio per tutto ciò che è necessario.

Difficile indicare che cosa non è aumentato: spesa, carburante, costi dei mezzi pubblici, voli, vacanze e mutui. Insomma, il caro vita non dà tregua e secondo l’Istat ad aprile è anche diminuita la discesa intrapresa a marzo e ciò significa che i prezzi sono tornati a salire, seppur di poco, ma in un clima di sconforto per gli aumenti passati.

Rincari spesa e inflazione, nuovi aumenti sono arrivati per alcune voci

L’Istat ha fatto sapere che il nuovo aumento del caro vita è provocato dall’aumento dei prezzi dei “Beni energetici non regolamentati” ossia i carburanti per i veicoli, combustibili per uso domestico e l’energia elettrica. In questo caso si parla di aumenti dal +18,9% al +26,7%.

Non va meglio per un’altra voce molto cara agli italiani ossia i “Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona” che sono saliti +6,7%. Di questa voce fanno parte i soggiorni in hotel, vacanze, viaggi, ristoranti, bar, servizi culturali, abbigliamento e cura della persona. Anche se in questo caso l’aumento è più contenuto rispetto a quelli dei beni energetici non regolamentati.
In base ai dati Istat, sono aumentati anche i costi dei servizi vari, quindi, tutto ciò che fa parte del settore istruzione o servizi medici.
Una buona notizia, però, in tutto ciò c’è. Infatti, è emerso che gli aumenti dei prezzi non hanno interessato la spesa alimentare.

Questo significa che la spesa non ha subito un incremento di prezzo. Invece, sono saliti, seppur non di molto, i prezzi legati ai costi di affitto o trasporti e ristorazione. Per quanto riguarda la spesa, invece, è vero che attualmente non si sono registrati aumenti ma bisogna ammettere che i prezzi erano già cresciuti per la maggior parte dei prodotti e quindi le famiglie stanno continuando a pagare abbastanza per affrontare la spesa settimanale.

Una nuova stangata per le famiglie italiane

Del rialzo dell’inflazione e rincari è tornato a parlare anche Assoutenti. Secondo il presidente Furio Truzzi, “una famiglia con due figli si ritrova a spendere +969 euro annui solo per il cibo.” In più ha sottolineato che non si possono escludere anomalie e speculazioni.
Secondo Federconsumatori, invece, i nuovi aumenti si traducono in un salasso di 2.473,40 euro annui a famiglia. Il peso maggiore lo portano soprattutto quelle famiglie più povere, un dato che allarma e che va a creare sempre più diseguaglianze.