Il 2022 dovrebbe essere l’anno della ripresa per i viaggi e il turismo, penalizzati negli ultimi due anni dalla pandemia di covid-19. Nonostante tutto, i rincari per i traghetti, i voli aerei e in generale i viaggi, rischia di mettere un freno alle partenze della prossima estate 2022. Un peso lo ha avuto certamente il caro carburante, che ha di fatto causato l’aumento delle tariffe per i voli. Anche il caro bollette e in genere dei generi alimentari ha portato ad un rincaro generale delle tariffe per hotel e viaggi in generale.

Rincari prezzi voli aerei, traghetti e viaggi, cosa ci aspetta per l’estate 2022

Di recente, grazie ad un’analisi del Corriere della Sera, era emerso che durante l’estate 2022 i biglietti dei voli aerei costeranno mediamente 10 euro in più a tratta per i collegamenti europei e fino a 60 euro in più per i collegamenti intercontinentali. A pesare non è soltanto il rincaro del prezzo del cherosene, ma anche l’offerta ridotta e la domanda più elevata degli anni precedenti dopo due anni di pandemia.

I rincari dell’estate 2022 non toccheranno solo i voli aerei ma anche i traghetti. Secondo Assotir, per andare al mare al mare in Sicilia e Sardegna questa estate i costi saranno esorbitanti: “il costo dei biglietti dei traghetti non è assolutamente giustificabile, per questo è necessario aprire una fase di monitoraggio sulle tariffe” ha fatto notare l’Associazione Italiana delle imprese di Trasporto.

Fino al mese di aprile le tariffe sono hanno avuto un incremento medio di circa il 30%, con punte che arrivano al 46%. Come spiega Assotir: “Certamente non può essere imputato al solo costo del carburante che, essendo aumentato, nello stesso periodo, proprio del 30%, ha certamente un’incidenza sui costi di impresa sostenuti dagli armatori enormemente inferiore”.

Anche per chi viaggia in auto potrebbe non andare meglio

Il rischio, quindi, è quello di dover pagare cari anche i biglietti dei traghetti per raggiungere le isole maggiori e minori.

Una vacanza che rischia di diventare un salasso per gli italiani, già provati dall’aumento delle bollette e del carburante. E non finisce qui.

Se il rincaro per traghetti e voli sembra uno spauracchio, anche per chi decidesse di partire in auto le cose potrebbero non andare meglio; fino a fine giugno, il governo ha prorogato lo sconto taglia accise ma da luglio se non ci saranno interventi si rischia di vedere il carburante di nuovo sopra i 2 euro con tutte le conseguenze negative per chi deve viaggiare in auto.