Sempre più persone si stanno lamentando per i rincari dei prezzi nei trasporti. Da quando il carburante costa sempre di più, e ha costretto molti automobilisti a trovare un’alternativa, non sono pochi quelli che sono tornati ad usare i mezzi pubblici per andare a lavoro. Ora, però, è arrivata un’altra batosta. Anche i prezzi dei mezzi pubblici locali hanno subito dei rincari e gli italiani si trovano con le mani legate. “Ho preso il bus pensando di risparmiare ma il biglietto ora costa di più rispetto a prima”.

Ecco, questa è solo una delle tante frasi popolari un pò tutti hanno modo di sentire conversando con altre persone.

L’inflazione non sta risparmiando proprio nessuno. Dopo aver colpito duramente le bollette, il carburante, la spesa alimentare, i voli aerei, gli hotel e persino gli skipass (anche se la lista potrebbe essere molto più lunga), ora tocca anche ai mezzi pubblici.

Rincari prezzi nei trasporti, dove costeranno di più

Secondo i dati de Il Sole 24 Ore, anche i mezzi di trasporto locale non sono stati risparmiati dal caro vita. In almeno 5 regioni le tariffe si sono allineate ma nella pratica si tratta di veri e propri aumenti. Per fortuna non riguardano tutte le Regioni, alcune stanno trovando dei sistemi per evitare l’aumento. Molto spesso l’aumento riguarda soprattutto i biglietti ordinari e non gli abbonamenti annuali.

Anche in passato i biglietti dei bus o dei treni locali subivano degli aumenti di prezzo ma, molto spesso, ciò era legato ad un miglioramento delle condizioni del trasporto. Stavolta, invece, è tutta colpa dell’inflazione. La stessa inflazione che, purtroppo, ci sta già facendo pagare cara la spesa e tanti altri prodotti fondamentali per sopravvivere. Attualmente i biglietti più cari per i trasporti pubblici sono stati confermati nelle Marche, in Piemonte, Lombardia, Campania e Puglia.

Il peggio deve ancora arrivare

A Torino, ad esempio, i biglietti dei mezzi sono passati a costare da 2,70 euro a 3,50 euro. A Napoli, si passa da 1,10 euro a 1,20 euro. La brutta notizia, è che altre Regioni dovrebbero adeguarsi al rincaro, come ha fatto notare Tiziana Toto, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanza attiva. Molto probabilmente ciò avverrà dopo le elezioni del 25 settembre. Il prossimo inverno, quindi, non sarà affatto facile. Da un lato i rincari della spesa e delle bollette, dall’altro il piano razionamenti che non ci permetterà di gestire i consumi come eravamo abituati. Se anche per viaggiare in bus dovremo sborsare più soldi il danno sembra completo.