I rincari per la benzina e le bollette di luce e gas stanno scoraggiando le famiglie a spendere per lo svago, senza contare il timore per le conseguenze della guerra in Ucraina e la paura di un ulteriore aumento dei prezzi per la spesa alimentare. In particolare, il rincaro per gas ed energia ha portato hotel, strutture ricettive ma anche mezzi di trasporto come aerei e navi a dover rivedere i piani. Le associazioni di categoria hanno segnalato un aumento dei prezzi che a quanto pare riguarderà anche le spiagge e gli ombrelloni.

Rincari ombrelloni, vacanze, spiagge e distanziamenti, ecco le conseguenze

Secondo i dati di Centro Consumatori Italia (Cci), la scorsa estate ombrellone e sdraio avevano già subito rincari a causa del covid-19, si era trattato di rincari del 5% circa dopo aver analizzato almeno 60 strutture in tutta Italia. Quest’anno, a causa dell’inflazione, della guerra in Ucraina e dei costi dell’energia, secondo il S.I.B., Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio e FIBA Confesercenti, ci saranno ancora aumenti ma più contenuti. A fare chiarezza è stato anche Antonio Capacchione, presidente Sib:

«Gli stabilimenti hanno l’obbligo di comunicazione delle tariffe a fine ottobre, massimo inizio anno. E da quello che è stato comunicato, aumenti non ce ne sono se non quelli legati all’inflazione: parliamo di rincari in media, sul territorio nazionale del 2-3%, un terzo rispetto all’inflazione».

Il ruolo della guerra in Ucraina e l’aumento dei prezzi per il carburante

Secondo Federconsumatori, invece, la guerra in Ucraina ma anche le tensioni sul gas e l’aumento dei prezzi per il carburante, le bollette e gli alimenti potrebbero incidere anche sui costi della spiaggia con il rischio di speculazioni anche in seguito alle gare sulle concessioni demaniali.

Molta importanza avranno anche le nuove disposizioni sul distanziamento degli ombrelloni per cui si attendono le nuove linee guide.

Dal 1 aprile infatti è partita la road map per le riaperture ma non è ancora chiaro se nelle spiagge bisognerà ancora seguire le stesse regole degli ultimi due anni che prevedevano ombrelloni distanziati e quindi meno posti. A tal proposito e sulla crisi del turismo ha chiarito anche il il ministro del Turismo Massimo Garavaglia:

«È chiaro che l’inflazione colpisce duro il mercato interno, per le strutture ricettive il costo dell’energia incide su tutte le spese e le famiglie in questa fase sono più prudenti. Il calo delle prenotazioni era prevedibile, ma penso si possa guardare con serenità all’estate».

I rincari, insomma, si fanno sentire e non solo per le spiagge e gli ombrelloni ma anche per le strutture ricettive.

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