Il 2023 non poteva che iniziare all’insegna dei rincari. Oltre alle speranze per un anno migliore dal punto di vista economico, già nelle prime ore del nuovo anno sono emersi i primi aumenti che ci aspettano quest’anno. E non parliamo solo del carrello della spesa e delle bollette, a cui ormai siamo abituati, ma anche della ormai nota stangata sul carburante e sui pedaggi autostradali più cari. E forse non è neanche finita qui.
Il primo rincaro dell’anno, che ha scontentato un pò tutti è l’aumento del prezzo della benzina e del diesel a causa dell’addio allo sconto taglia accise.

Il nuovo governo, infatti, ha deciso di tagliare l’aiuto. Quindi da gennaio in avanti avremo a che fare con prezzi più alti per il carburante.

Rincari 2023, aumenti per benzina, pedaggi autostrada e bollette luce e gas

Secondo le previsioni, il prezzo medio del carburante servito si attesta intorno a 1,96 euro al litro per la benzina e 2,07 per il diesel. Mentre al self service sono 1,81 euro e 1,87 euro al litro. Secondo il Codacons, nelle prossime settimane è in arrivo un aumento generalizzato di tutti i prezzi di circa 18 centesimi al litro. Su base annua si traduce in un costo aggiuntivo di ben 219,6 euro. Allo stesso modo, sono aumentati i pedaggi autostradali del 2%. In questo caso non si può dire che si tratti di aumenti importanti. Infatti gli automobilisti si accorgeranno appena del rincaro, anche se a luglio ci sarà un nuovo aumento dell’1,4%. Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini si è detto soddisfatto per essere riuscito ad evitare l’aumento del 5%.

Aumenti possibili anche per le bollette di luce e gas. Se per la luce l’Area ha parlato di un calo del 19% nel primo trimestre, per il gas si potrebbe assistere ad una vera e propria stangata.

Secondo Nomisma il metano potrebbe aumentare del 20%.

Stangata per spesa, mutui e trasporti

L’inflazione continuerà a colpire duro anche nel 2023. In base ai dati di Codacons, infatti, vari prodotti e servizi saranno vittime di forti aumenti. Per le famiglie significherà avere a che fare con una stangata di 2.435 euro. Il peggiore in assoluto riguarda la spesa alimentare, per cui le famiglie andranno a spendere circa 507 euro in più. Rincari previsti anche anche per l’assicurazione e i servizi telefonici, che se lo scorso anno hanno vissuto un trend discendente, nel 2023 saranno protagonisti di nuovi aumenti. Anche le rate dei mutui subiranno nuovi rialzi per effetto delle decisioni della Bce.

Aumenti anche per la ristorazione, dove i rincari saranno pari a 76 euro a nucleo familiare. In genere costerà di più anche spostarsi non solo a causa dello stop allo sconto taglia accise, ma anche per gli aumenti generalizzati del comparto trasporti. In alcune città come Milano, Roma e Napoli il biglietto dei mezzi pubblici subirà aumenti di 20 centesimi nel caso di Milano e fino a 50 in altre città. Rincari in vista per le tariffe Rc auto, si parla di circa 18 euro a famiglia. Anche le compagnie telefoniche stanno adeguando i listini e si parla di un aumento di 30 euro a nucleo. Infine, per i servizi bancari si prevedono aumenti di minore entità, 9 euro, più o meno.