Sono arrivate le indicazioni da parte del CTS per il rientro a scuola 2021. Il Comitato Tecnico Scientifico ha dichiarato che molto probabilmente si tornerà in classe con la mascherina e il rispetto del distanziamento. Non c’è alcuna indicazione invece sulla differenziazione delle misure a partire dall’appartenenza della regione di riferimento alla fascia bianca, gialla, arancione o rossa.
Il ritorno a scuola preoccupa il governo ed è un dato di fatto che soltanto il 2,7% della fascia tra 12 e 19 anni ha avuto entrambe le vaccinazioni.

Iniziano anche le prime polemiche. L’assessore alla sanità della regione Emilia Romagna aveva dichiarato che sarebbe tornato in classe soltanto chi fosse stato vaccinato, per gli altri esclusivamente la DaD. La proposta è subito rientrata dopo la levata di scudi di sindacati e associazioni di genitori.

Le indicazioni del CTS sul ritorno a scuola 2021: bocciata l’idea del Green Pass?

A preoccupare è soprattutto la variante Delta, molto più contagiosa di quelle attuali. In più, si calcola che siano ancora diversi milioni gli italiano over 60 che non hanno effettuato il vaccino anti-Covid. Il personale scolastico è vaccinato per circa il 75% (anche se in Sicilia, ad esempio, si è al di sotto del 50%), ma potrebbe non bastare.
Il problema è che non è possibile prevedere fin da oggi quanti ragazzi nella fascia 12-19 anni saranno vaccinati entro settembre. la prima ipotesi in campo è la seguente: l’utilizzazione del Green Pass in ambito scolastico e DaD per i ragazzi che non sono vaccinati. Il Comitato Tecnico Scientifico si è pronunciato ritenendo impraticabile questa strada. Il motivo è semplice, ci sono questioni che riguardano la privacy e soprattutto il fatto che in Italia non esiste l’obbligo vaccinale.

Ipotesi obbligo vaccinale per il rientro a scuola 2021

Il diritto allo studio si scontra nuovamente con il diritto alla salute. La questione centrale è sicuramente l’utilizzazione della DaD e i limiti che con essa si sono potuti appurare.

Si sottolinea infatti come una vaccinazione di massa anche da parte della fascia 12-19 anni sicuramente permetterebbe il rientro a scuola in maggiore sicurezza, evitando le continue quarantene e il ricorso alla DaD.
Una seconda ipotesi è dunque quella di inserire l’obbligo vaccinale per il rientro in classe. Fabio Ciliano, membro del CTS, sostiene che sarebbe possibile introdurre l’obbligo vaccinale, ma è molto difficile che lo si realizzi. Occorrerebbe un percorso parlamentare che si rivelerebbe lungo e una volontà politica coesa. Del resto, prosegue Ciliano, c’è un problema ulteriore, non esistono vaccini approvati per la fascia d’età 0-12 anni.
La morale della favola è che quanti più vaccinati ci sono, tanto più è possibile che il rientro a scuola 2021 avvenga in presenza.

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